sabato 31 gennaio 2015

Sabato 31

State attenti (Col.2:8)



La "filosofia" e il "vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini" di cui parla Colossesi 2:8 sono evidenti nella mentalità della società attuale, promossa da tanti intellettuali. L'università dà un tale rilievo alla formazione accademica che spesso i laureati hanno poca o nessuna preparazione professionale e quindi hanno difficoltà a cavarsela nella vita reale. Un servitore di Geova, invece, sceglie di conseguire quel tipo di istruzione che gli darà le competenze necessarie per mantenersi e condurre una vita semplice dedita al servire Dio. Fa suo questo consiglio che Paolo diede a Timoteo: "Davvero, è un mezzo di grande guadagno, questa santa devozione con autosufficienza. [...] Quindi, avendo nutrimento e di che coprirci, di queste cose saremo contenti" (1 Tim.6:6,8). Anziché inseguire titoli accademici, i veri cristiani si danno da fare nel ministero per avere "lettere di raccomandazione" (2 Cor.3:1-3). w13 15/10 2:13

venerdì 30 gennaio 2015

Venerdì 30

Siate vigilanti in vista delle preghiere (1 Piet.4:7)



Può darsi che, quando preghiamo, ci capiti spesso di chiedere a Geova di aiutarci a soddisfare le nostre necessità e ad affrontare i problemi, e amorevolmente l'"Uditore di preghiera" ascolta queste nostre richieste (Sal.65:2). Non dobbiamo dimenticare, però, che ci sono altri tipi di preghiera, tra cui la preghiera di lode, il rendimento di grazie e la supplica. Sono molte le ragioni per cui nelle nostre preghiere dovremmo rivolgere a Geova parole di lode. Ad esempio, ci sentiamo spinti a farlo quando riflettiamo sulle sue "opere di potenza" e sull'"abbondanza della sua grandezza" (Sal.150:1-6). I sei versetti di cui si compone il Salmo 150 ci esortano a lodare Geova ben 13 volte. Il compositore di un altro salmo cantò con grande riverenza: "Sette volte al giorno ti ho lodato a motivo delle tue giuste decisioni giudiziarie" (Sal.119:164). Geova merita senz'altro di essere lodato. Nelle nostre preghiere non dovremmo perciò lodarlo "sette volte al giorno", cioè molto spesso? w13 15/11 1:1, 3, 4

giovedì 29 gennaio 2015

Giovedì 29

Non offrirò a Geova mio Dio sacrifici bruciati senza costo (2 Sam.24:24)



Un fratello che partecipa alla costruzione di Sale del Regno e a operazioni di soccorso in caso di calamità naturali non ha parole per esprimere ciò che prova prestando servizio in questi modi. Dice: "La felicità e la gratitudine dei fratelli che entrano nella loro nuova Sala del Regno o che ricevono aiuto dopo un disastro mi ripagano di tutto il lavoro e le fatiche". L'odierna organizzazione di Geova ha sempre cercato modi per sostenere la Sua opera. Nel 1904 il fratello Charles Taze Russell scrisse: "Ciascuno deve considerarsi nominato dal Signore economo del proprio tempo, della propria influenza, del proprio denaro, ecc., e ciascuno deve cercare di usare questi talenti al meglio della sua capacità, alla gloria del Signore". Comunque, anche se ci recano molte benedizioni, i sacrifici che facciamo per Geova ci costano qualcosa (2 Sam.24:21-24). w13 15/12 2:7, 8

mercoledì 28 gennaio 2015

Mercoledì 28

Realmente mi diletto nella legge di Dio (Rom.7:22)



L'apostolo Pietro incoraggiò tutti a "[nutrire] ardente desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola" (1 Piet.2:2). Coloro che soddisfano tale desiderio attraverso lo studio della Bibbia, mettendone in pratica gli insegnamenti, hanno una coscienza pura e uno scopo nella vita. Stringono amicizie durature con persone che, come loro, amano e servono il vero Dio. Queste sono tutte valide ragioni per "[dilettarsi] nella legge di Dio". Ma ci sono altri benefìci ancora. Vediamone alcuni. Più impariamo intorno a Geova e a suo Figlio, più l'amore che nutriamo per loro e per i nostri simili aumenterà. L'accurata conoscenza delle Scritture ci aiuta a capire come presto Dio salverà gli esseri umani ubbidienti da questo sistema ormai agli sgoccioli. Abbiamo un'incoraggiante buona notizia da portare alle persone. Se insegniamo loro le cose che abbiamo imparato leggendo la Bibbia, Geova ci benedirà. w13 15/4 1:2, 3

martedì 27 gennaio 2015

Martedì 27

Fa l'opera di evangelizzatore (2 Tim.4:5)



Un evangelizzatore è, letteralmente, una persona che porta buone notizie. Il primo e il più grande Evangelizzatore è Geova Dio. Immediatamente dopo la ribellione dei nostri primogenitori, egli annunciò la buona notizia secondo cui il serpente, cioè Satana il Diavolo, sarebbe stato distrutto (Gen.3:15). Nel corso dei secoli, poi, ha ispirato uomini fedeli a mettere per iscritto particolari su come il suo nome sarebbe stato liberato dal biasimo, su come sarebbero stati annullati i danni causati da Satana e su come gli esseri umani avrebbero potuto riottenere ciò che Adamo ed Eva avevano perso. Anche gli angeli sono evangelizzatori: portano loro stessi buone notizie, e assistono coloro che diffondono la buona notizia (Luca 1:19; 2:10; Atti 8:26,27,35; Riv.14:6). Lo stesso si può dire dell'arcangelo Michele. Quando visse sulla terra con il nome di Gesù, fornì agli evangelizzatori umani l'esempio da seguire imperniando la sua vita sulla predicazione della buona notizia (Luca 4:16-21). Gesù inoltre comandò ai suoi discepoli di essere evangelizzatori (Matt.28:19,20; Atti 1:8). w13 15/5 1:1-3

lunedì 26 gennaio 2015

Lunedì 26

Divenite imitatori di Dio, come figli diletti (Efes.5:1)



Geova possiede tante qualità stupende. Infatti un elenco potrebbe includerne più di 40. Che incredibile tesoro di informazioni sulla personalità di Geova attende di essere scoperto tramite lo studio personale o familiare! Quali benefìci ne traiamo? Tale studio renderà più profondo l'apprezzamento che proviamo per il nostro Padre celeste; e di pari passo crescerà anche il nostro desiderio di avvicinarci a lui e di imitarlo (Gios.23:8; Sal.73:28). Il nostro apprezzamento può crescere col tempo. È come quando scopriamo una nuova pietanza: all'inizio ci stuzzica il profumo, poi ci conquista il suo sapore, e infine la apprezziamo ancora di più quando la prepariamo con le nostre mani. In maniera analoga, il nostro apprezzamento per le qualità di Geova aumenta man mano che lo conosciamo meglio, che riflettiamo sulla sua personalità e che lo imitiamo. w13 15/6 1:1, 2

domenica 25 gennaio 2015

Domenica 25

Quando il Figlio dell'uomo sarà arrivato nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono (Matt.25:31)



Il ministero di Gesù sulla terra volgeva al termine, e i discepoli erano ansiosi di sapere cosa aveva in serbo il futuro. Perciò, pochi giorni prima della sua morte, quattro apostoli gli chiesero: "Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?" (Matt.24:3; Mar.13:3). Gesù rispose con un'ampia profezia, riportata nei capitoli 24 e 25 di Matteo, in cui preannunciò molti avvenimenti straordinari. Le sue parole hanno grande importanza anche per noi, dato che abbiamo lo stesso forte desiderio di conoscere il futuro. Nel corso degli anni i servitori di Geova hanno studiato devotamente la profezia di Gesù circa gli ultimi giorni. Hanno cercato di comprendere meglio quando si sarebbero adempiute le sue parole. w13 15/7 1:1, 2

sabato 24 gennaio 2015

Sabato 24

Siamo disposti a mettere in pratica tutte le parole che Geova ha proferito (Eso.24:3)



Israele era una nazione dedicata a Dio. Nel 1513 gli israeliti avevano accettato con entusiasmo di sottomettersi alla volontà di Geova. Di conseguenza Dio li aveva santificati, nel senso che li aveva separati facendone il suo popolo scelto. Davvero un enorme privilegio! Quarant'anni dopo, Mosè aveva ricordato a Israele: "Tu sei un popolo santo a Geova tuo Dio" (Deut.7:6). Triste a dirsi, quell'iniziale entusiasmo per il fatto di essere una nazione santa di lì a poco si smorzò. Anche se tra loro ci fu sempre qualcuno che serviva Dio, gli israeliti in generale sembrarono spesso più interessati ad apparire santi e pii che a fare la volontà di Dio. Come gli israeliti dell'epoca, i testimoni di Geova, presi collettivamente, sono stati santificati da Dio. Sia i cristiani unti che gli appartenenti alla "grande folla" sono santi, nel senso che sono separati per svolgere un servizio sacro (Riv.7:9,14,15; 1 Cor.6:11). Nessuno di noi vorrebbe perdere questa condizione davanti a Dio, come avvenne alla fine agli israeliti. w13 15/8 1:2-4

venerdì 23 gennaio 2015

Venerdì 23

La giustizia dei tuoi rammemoratori è a tempo indefinito (Sal.119:144)



Preparandovi per lo studio Torre di Guardia della settimana vi è mai capitato di pensare: "Ma di questo argomento non se n'era già parlato?" Se frequentate la congregazione cristiana da qualche tempo, avrete notato che alcuni soggetti vengono trattati a più riprese. Il Regno di Dio, il riscatto, l'opera di fare discepoli e qualità come amore e fede sono ingredienti ricorrenti della nostra alimentazione spirituale. Esaminare regolarmente questi temi ci permette di rimanere fedeli e di "[divenire] operatori della parola, e non solo uditori" (Giac.1:22). La parola ebraica tradotta "rammemoratore" spesso si riferisce a leggi, comandi e norme che Dio dà al suo popolo. A differenza di quelle umane, che in molti casi devono essere emendate o aggiornate, le leggi e le norme di Geova sono sempre degne di fede. Anche se alcune d'esse vengono emanate per momenti o situazioni particolari, non si rivelano mai ingiuste o errate. w13 15/9 1:1, 2

giovedì 22 gennaio 2015

Giovedì 22

Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria, perché tu creasti tutte le cose (Riv.4:11)



Molti affermano di credere solo in ciò che vedono. Dato che, come dice la Bibbia, "nessun uomo ha mai visto Dio", come possiamo aiutare queste persone ad acquistare fede in lui? (Giov.1:18). Come possiamo, inoltre, mantenere forte la nostra fede nell'"invisibile Iddio"? (Col.1:15). Un primo passo consiste nell'individuare gli insegnamenti che oscurano la verità su Geova. Poi dobbiamo imparare a usare bene la Bibbia per confutare qualsiasi 'ragionamento innalzato contro la conoscenza di Dio' (2 Cor.10:4,5). Un falso insegnamento che impedisce alle persone di discernere la verità riguardo a Dio è la teoria dell'evoluzione. Questo "ragionamento" umano contraddice la Bibbia e priva le persone della speranza. Nella sua enunciazione più basilare, la teoria dell'evoluzione asserisce che tutte le forme di vita sono venute all'esistenza in modo spontaneo. Stando così le cose, la vita degli esseri umani sarebbe priva di scopo. w13 15/10 1:1, 2

mercoledì 21 gennaio 2015

Mercoledì 21

Fratelli, vi preghiamo di non essere presto scossi dalla vostra ragione (2 Tess.2:1,2)



Frodi, truffe e raggiri sono all'ordine del giorno nell'attuale sistema di cose. Ciò non dovrebbe sorprenderci. Con l'avvicinarsi della fine di questo sistema malvagio Satana è sempre più adirato, sapendo che gli rimane solo "un breve periodo di tempo" (Riv.12:12). Perciò è lecito aspettarsi una crescente doppiezza da parte di coloro che subiscono la sua influenza, in particolare nei confronti di chi promuove la vera adorazione. Talvolta i mezzi di informazione riportano dichiarazioni fuorvianti, se non vere e proprie menzogne, sul conto dei servitori di Geova e sul loro credo. Articoli di giornale, documentari e pagine Web vengono utilizzati per diffondere falsità. Di conseguenza alcuni prestano ingenuamente fede a tali mistificazioni e ne sono turbati. Siamo grati di poter contrastare questa tattica, con cui il nostro nemico vorrebbe demoralizzarci, mediante la Parola di Dio, che è "utile [...] per correggere" (2 Tim.3:16). w13 15/12 1:1-3

martedì 20 gennaio 2015

Martedì 20

Quando diranno: "Pace e sicurezza!" allora un'improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro (1 Tess.5:3)



Sinora nessuna proclamazione di pace e sicurezza ha adempiuto la profezia di 1 Tessalonicesi 5:3. Perché possiamo affermarlo? Perché la predetta "improvvisa distruzione" non si è ancora verificata. Chi farà questa decisiva dichiarazione di "Pace e sicurezza!"? Che ruolo avranno in questo i capi della cristianità e delle altre religioni? Come vi saranno implicati i leader politici di vari paesi? La Bibbia non lo rivela. Ciò che sappiamo, però, è che qualsiasi forma assumerà tale proclamazione, e a prescindere da quanto potrà sembrare convincente, sarà solo illusoria. Questo vecchio sistema resterà sotto il controllo di Satana; è marcio dalle fondamenta, e tale rimarrà. Sarebbe davvero tragico se qualcuno di noi si lasciasse ingannare dalla propaganda satanica e rinunciasse alla neutralità cristiana. Perciò "stiamo svegli e siamo sobri"! (1 Tess.5:6). w13 15/11 2:9, 11, 12

lunedì 19 gennaio 2015

Lunedì 19

Al Re d'eternità siano onore e gloria per i secoli dei secoli (1 Tim.1:17)



Re Sobhuza II dello Swaziland governò per circa 61 anni: quasi un record per le monarchie dei nostri giorni. Ma per quanto la durata del regno di Sobhuza ci possa impressionare, c'è un re il cui regno non si limita alla breve durata della vita dell'uomo. Nella Bibbia si parla di lui come del "Re d'eternità". Un salmista indicò chiaramente il nome di questo governante con le parole: "Geova è Re [...] per sempre" (Sal.10:16). La durata del governo di Dio lo distingue da tutti quelli umani. Tuttavia, il motivo per cui ci sentiamo attratti da Geova è il suo modo di governare. Un re che rimase al potere per 40 anni sull'antico Israele gli rese lode dicendo: "Geova è misericordioso e clemente, lento all'ira e abbondante in amorevole benignità. [...] Geova stesso ha fermamente stabilito il suo trono nei medesimi cieli; e su ogni cosa il suo proprio regno ha esercitato dominio" (Sal.103:8,19). Ma Geova non è solo il nostro Re, è anche nostro Padre, il nostro amorevole Padre celeste. w14 15/1 1:1, 2

domenica 18 gennaio 2015

Domenica 18

Tutta la Scrittura è utile per correggere (2 Tim.3:16)



Come possiamo "correggere" le cose con pazienza e gentilezza? Poniamo il caso di un anziano a cui una coppia chiede aiuto a motivo dei loro frequenti litigi. Come dovrebbe comportarsi? Senza prendere le parti né dell'uno né dell'altra, potrebbe ragionare con la coppia sulla base dei princìpi biblici, magari quelli menzionati nel capitolo 3 del libro Il segreto della felicità familiare. Ascoltando le parole dell'anziano, marito e moglie potranno capire quali consigli dovrebbero mettere maggiormente in pratica a livello individuale. Dopo qualche tempo l'anziano si informerà su come vanno le cose e, se è il caso, cercherà di aiutarli ulteriormente. Essendo pazienti e gentili anche noi possiamo incoraggiare chi è preoccupato per la propria salute, chi è abbattuto per aver perso il lavoro e chi è perplesso riguardo a certi insegnamenti biblici. Usare la Parola di Dio per "correggere", o mettere le cose a posto, reca grandi benefìci ai servitori di Geova. w13 15/4 2:13, 14, 16

sabato 17 gennaio 2015

Sabato 17

Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini (Atti 5:29)



La nostra ferma aderenza ai princìpi biblici può avere un profondo effetto sugli altri. Chissà quanti si riconciliarono con Dio grazie al coraggio di Pietro e degli altri apostoli! (Atti 5:17-28). Anche oggi compagni di scuola, colleghi di lavoro e familiari potrebbero reagire in modo simile vedendo la nostra presa di posizione per ciò che è giusto. Da qualche parte nel mondo ci sono sempre dei servitori di Dio che subiscono persecuzione. Per esempio, in Armenia una quarantina di fratelli è in prigione per aver mantenuto la propria neutralità. In Eritrea sono 55 i servitori di Geova imprigionati, alcuni dei quali ultrasessantenni. In Corea del Sud circa 700 Testimoni sono reclusi per aver rifiutato di prestare il servizio militare; sono 60 anni che i fratelli subiscono condanne per questo motivo. Preghiamo che la fedeltà di tutti questi fratelli perseguitati in varie parti del mondo rechi gloria a Dio e aiuti coloro che amano la giustizia ad abbracciare la vera adorazione (Sal.76:8-10). w13 15/5 2:13, 14

venerdì 16 gennaio 2015

Venerdì 16

Egli stesso conosce bene come siamo formati, ricordando che siamo polvere (Sal.103:14)



Genitori, potete imitare la ragionevolezza di Geova? Ad esempio, potreste ascoltare le richieste dei vostri figli e soddisfarle quando è il caso. I genitori riscontreranno che, quando prendono in considerazione il parere dei figli sulle regole da seguire in casa, questi ultimi le capiscono meglio e sono più disposti a rispettarle. Gli anziani della congregazione cercano di imitare la ragionevolezza di Geova tenendo conto delle circostanze dei compagni di fede. Non dimentichiamo che egli apprezzava anche i sacrifici offerti dagli israeliti più poveri. In modo simile, oggi alcuni fratelli e sorelle sono molto limitati in quello che riescono a fare nel ministero, forse a causa di problemi di salute o legati all'età. Se però dovessero scoraggiarsi per via di queste difficoltà, gli anziani possono rassicurarli benignamente ricordando loro che Geova li ama perché danno il loro meglio (Mar.12:41-44). w13 15/6 2:16, 18, 19

giovedì 15 gennaio 2015

Giovedì 15

In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro (Matt.13:43)



L'espressione "in quel tempo" si riferisce evidentemente a ciò che Gesù ha appena descritto, e cioè al lancio delle zizzanie nella fornace ardente (Matt.13:42). Dato che questo avverrà nella parte finale della grande tribolazione, gli unti dovranno risplendere fulgidamente in quel tempo futuro. Gesù disse inoltre che i giusti risplenderanno "nel regno". Cosa significa? Tutti gli unti fedeli che saranno ancora sulla terra dopo la fase iniziale della grande tribolazione avranno già ricevuto il suggello finale. Quindi, come indicato dalla profezia di Gesù relativa alla grande tribolazione, saranno radunati in cielo (Matt.24:31). Sarà lì che risplenderanno "nel regno del Padre loro", e poco dopo la battaglia di Armaghedon parteciperanno al "matrimonio dell'Agnello" in veste di raggiante sposa di Gesù (Riv.19:6-9). w13 15/7 2:16, 17

mercoledì 14 gennaio 2015

Mercoledì 14

Qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui (1 Giov.3:22)



Quando preghiamo, tendiamo a usare sempre le stesse parole o le stesse frasi? Se è così, prima di pregare dedichiamo qualche istante a riflettere su cosa dire. Certo, Geova non respingerebbe mai la preghiera sincera di un suo leale servitore. Tuttavia, è bene che evitiamo di diventare meccanici quando comunichiamo con lui. Naturalmente, se vogliamo avvicinarci a Dio le nostre preghiere non possono essere superficiali. Più gli apriremo il cuore, più lo sentiremo vicino e confideremo in lui. Ma di cosa dovremmo parlare nelle nostre preghiere? La Parola di Dio risponde: "In ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie" (Filip.4:6). Qualunque cosa influisca sulla nostra relazione con Dio può giustamente essere oggetto di preghiera. w13 15/9 2:7-9

martedì 13 gennaio 2015

Martedì 13

Dio ha cura di voi (1 Piet.5:7)



Anche se gli israeliti dei giorni di Isaia si erano allontanati da lui, Geova desiderava ancora aiutarli (Isa.1:16-19). A prescindere dalla natura del problema che ci troviamo ad affrontare, è confortante sapere che Geova si preoccupa per noi e desidera aiutarci. Egli promette infatti di darci la forza necessaria per continuare a perseverare (1 Cor.10:13). Se, come il fedele Giobbe, stiamo subendo una qualche forma di ingiustizia dobbiamo ricordare a noi stessi che Geova non ne è la causa. Geova ama la giustizia (Sal.33:5). Saremo invece d'accordo con l'amico di Giobbe, Eliu, che disse: "Lungi sia dal vero Dio l'agire malvagiamente, e dall'Onnipotente l'agire ingiustamente!" (Giob.34:10). Invece di causare i nostri problemi, Geova ci dà "ogni dono buono e ogni regalo perfetto" (Giac.1:13,17). w13 15/8 2:16, 17

lunedì 12 gennaio 2015

Lunedì 12

State attenti che qualcuno non vi porti via come sua preda per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini (Col.2:8)



Questo monito mette in evidenza una buona ragione per ascoltare i consigli scritturali degli anziani: essi difendono il gregge mettendo in guardia i fratelli contro chiunque cerchi di minare la loro fede. L'apostolo Pietro avvertì che "falsi profeti" e "falsi maestri" avrebbero tentato di "[adescare] anime instabili" per indurle al peccato (2 Piet.2:1,14). Anche oggi, quando è necessario, gli anziani danno le stesse esortazioni. Essendo cristiani maturi, hanno esperienza di vita. Per di più, prima di essere nominati hanno dato prova di avere un chiaro intendimento delle Scritture e di essere qualificati per insegnare ciò "che è sano" (Tito 1:9; 1 Tim.3:2). Grazie alla loro maturità e al loro equilibrio, nonché alla sapienza che hanno acquisito dalla Bibbia, sono in grado di guidare efficacemente il gregge. w13 15/11 4:8

domenica 11 gennaio 2015

Domenica 11

Il dono della mano di ciascuno dev'essere in proporzione alla benedizione di Geova tuo Dio che egli ti ha dato (Deut.16:17)



In un paese africano molto povero, alcuni fratelli delimitano una piccola parte del loro orto e usano il denaro che ricavano dalla vendita dei prodotti per sostenere le attività legate al Regno. Nello stesso paese i fratelli e le sorelle di una certa zona desideravano partecipare alla costruzione di una Sala del Regno. I lavori, però, dovevano avere luogo nel bel mezzo della stagione della semina. Volendo comunque dare una mano, i fratelli decisero di lavorare al cantiere di giorno e andare nei campi di sera. Il loro spirito di sacrificio ci rammenta i fratelli del I secolo che abitavano in Macedonia. Erano in "profonda povertà", eppure "domandavano con molte suppliche il privilegio" di contribuire a favore dei compagni di fede (2 Cor.8:1-4). Sforziamoci anche noi di dare 'in proporzione alla benedizione che Geova ci ha dato'. w13 15/12 2:15

sabato 10 gennaio 2015

Sabato 10

Voi siete i miei testimoni (Isa.43:12)



Nel 1919, per coordinare la predicazione, in ogni congregazione fu nominato un direttore del servizio. Nel 1927 si cominciò a predicare di casa in casa ogni domenica. Nel 1931 l'adozione del nome scritturale Testimoni di Geova spronò i sostenitori del Regno a intensificare i loro sforzi (Isa.43:10,11). Dal 1938 i fratelli che dovevano ricoprire incarichi di responsabilità nella congregazione non furono più eletti democraticamente, ma nominati teocraticamente. Nel 1972 in tutte le congregazioni il sorvegliante di congregazione fu sostituito dal corpo degli anziani. Tutti gli uomini qualificati furono incoraggiati a coltivare il desiderio di "[pascere] il gregge di Dio" (1 Piet.5:2). Nel 1976 il Corpo Direttivo fu suddiviso in sei comitati che avrebbero diretto l'opera del Regno a livello mondiale. Dal 1914, dunque, il Re costituito ha appropriatamente organizzato i sudditi del Regno in maniera teocratica, cioè secondo i princìpi stabiliti da Dio. w14 15/1 2:12

venerdì 9 gennaio 2015

Venerdì 9

Accertatevi delle cose più importanti (Filip.1:10)



C'è qualcosa di ancora più importante dei benefìci che traiamo personalmente dalle adunanze (Ebr.10:24,25). Lo scopo principale per cui ci raduniamo, infatti, è quello di adorare Geova (Sal.95:6). Poter lodare il nostro meraviglioso Dio è un privilegio senza pari (Col.3:16). Geova merita che lo adoriamo essendo presenti e partecipando regolarmente alle riunioni cristiane (Riv.4:11). È del tutto logico, perciò, che siamo esortati a "non [abbandonare] la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l'abitudine". Consideriamo le adunanze cristiane un dono di Geova che ci aiuta a perseverare fino a quando egli agirà contro questo malvagio sistema di cose? In tal caso, le adunanze saranno tra le "cose più importanti" alle quali facciamo posto nella nostra vita così impegnata. Non dovremmo mai perdere un'opportunità di adorare Geova insieme ai nostri fratelli, a meno che non ci sia una ragione assolutamente importante. w13 15/4 4:7, 8

giovedì 8 gennaio 2015

Giovedì 8

Chi tratta con gli stupidi se la passerà male (Prov.13:20)



Figli, vi capita di seguire i consigli che vi danno i vostri coetanei? Allora state attenti. Magari vi dicono quello che volete sentire, ma non è detto che quel consiglio sia giusto. Anzi, potrebbe addirittura danneggiarvi. Non avendo la saggezza e l'esperienza degli adulti, la maggioranza dei ragazzi potrebbe avere difficoltà a prevedere le conseguenze di certe azioni. Ricordate cosa accadde a Roboamo, figlio del re Salomone. Quando divenne re d'Israele avrebbe fatto bene a seguire i suggerimenti dei "consiglieri più anziani", invece preferì seguire il consiglio insensato dei giovani che erano cresciuti con lui. Come conseguenza, perse l'appoggio della maggioranza dei suoi sudditi (1 Re 12:1-17). Invece di fare come Roboamo, sforzatevi di tenere aperte le linee di comunicazione con i vostri genitori. Parlate loro dei vostri sentimenti, avvaletevi dei loro consigli e imparate dalla loro saggezza. w13 15/5 4:10

mercoledì 7 gennaio 2015

Mercoledì 7

Col tuo consiglio mi guiderai (Sal.73:24)



Quando il re Davide commise adulterio con Betsabea, le sue azioni si ripercossero negativamente su di lui e su altri. Anche se Davide era il re, Geova non si trattenne dal disciplinarlo con fermezza. Incaricò il profeta Natan di trasmettergli un severo messaggio (2 Sam.12:1-12). Come reagì Davide? Si addolorò profondamente e si pentì. Divenne così oggetto della misericordia di Dio (2 Sam.12:13). Viceversa il re Saul, il predecessore di Davide, non reagì positivamente ai consigli (1 Sam.15:1-3,7-9,12). Avrebbe dovuto intenerire il suo cuore e permettere al grande Vasaio di plasmarlo (Isa.64:8). Invece non si lasciò modellare. Accampò delle scuse per aver risparmiato il bestiame, si giustificò dicendo che gli animali potevano essere offerti in sacrificio e sminuì l'importanza del consiglio di Samuele. Geova rigettò Saul come re e Saul non ristabilì mai più la sua relazione con il vero Dio (1 Sam.15:13-15,20-23). w13 15/6 4:3, 6, 7

martedì 6 gennaio 2015

Martedì 6

Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così! (Matt.24:46)



Nella parabola di Gesù lo schiavo fedele e discreto riceve due incarichi distinti: in primo luogo viene costituito sui domestici; in secondo luogo su tutti gli averi del suo signore (Matt.24:45,47). Dato che la parabola si adempie solo in questo tempo della fine, entrambi gli incarichi dovevano essergli conferiti dopo che la presenza di Gesù quale Re al potere era cominciata nel 1914. All'epoca erano molti i gruppi che si dicevano cristiani. Da quale di questi Gesù avrebbe scelto e costituito lo schiavo fedele? L'interrogativo fu sciolto dopo che lui e suo Padre ebbero ispezionato il tempio (la disposizione spirituale per adorare) tra il 1914 e gli inizi del 1919 (Mal.3:1). Essi furono lieti di trovare un piccolo gruppo di fedeli Studenti Biblici che mostravano la loro lealtà a Geova e alla sua Parola. Gesù scelse fra loro fratelli unti perché fossero lo schiavo fedele e discreto, e li costituì sopra i suoi domestici. w13 15/7 4:2, 11, 12

lunedì 5 gennaio 2015

Lunedì 5

Il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento non hanno origine dal Padre (1 Giov.2:16)



Tra gli allettamenti menzionati da Giovanni troviamo "il desiderio degli occhi". L'espressione lascia intendere che si può iniziare a desiderare qualcosa semplicemente guardandolo. La Bibbia dice che a Gesù Satana "mostrò in un istante di tempo tutti i regni della terra abitata; e [...] gli disse: 'Ti darò tutta questa autorità e la loro gloria'" (Luca 4:5,6). Non che in quell'istante Gesù abbia visto letteralmente tutti i regni del mondo; Satana gli mostrò piuttosto una visione del loro splendore, pensando che potesse in qualche modo allettarlo. Sfrontatamente gli promise di dargli tutto ciò in cambio di un atto di adorazione (Luca 4:7). Ma Gesù non voleva nel modo più assoluto essere il tipo di persona che Satana voleva che fosse, e replicò senza indugio: "È scritto: 'Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio'" (Luca 4:8). w13 15/8 4:5, 9, 10

domenica 4 gennaio 2015

Domenica 4

Il cibo solido è per le persone mature, per quelli che mediante l'uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male (Ebr.5:14)



Prendere decisioni sagge e poi attuarle non è una cosa che si impara da un giorno all'altro. E per chi è nuovo nella verità o ha appena intrapreso il percorso verso la maturità spirituale può essere particolarmente difficile. Comunque anche questi "bambini", per usare un'espressione biblica, possono riuscirci. Pensiamo a come un bimbo impara a camminare: in genere il segreto sta nel provare ripetutamente a fare piccoli passi. Lo stesso vale quando si impara a prendere decisioni sagge (Ebr.5:13). L'apostolo Paolo definì maturi "quelli che mediante l'uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male". Le espressioni "mediante l'uso" ed "esercitate" richiamano entrambe l'idea di uno sforzo prolungato e ripetuto nel tempo, ed è proprio questo che i nuovi devono fare. w13 15/9 4:11

sabato 3 gennaio 2015

Sabato 3

Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo (Giov.17:3)



Gesù disse in preghiera che dobbiamo continuare ad 'acquistare conoscenza' di Dio e di Cristo. Un modo in cui possiamo farlo è quello di imparare il più possibile intorno a Geova e a suo Figlio. Un altro modo importante di acquistare conoscenza di Dio è provare la gioia che deriva dal mettere in pratica ciò che si è appreso. I fedeli apostoli avevano già compiuto questi passi, infatti nella sua preghiera Gesù aggiunse: "Le parole che hai dato a me io le ho date a loro, ed essi le hanno ricevute" (Giov.17:8). Per avere la vita eterna, però, dovevano continuare a meditare sulle "parole" di Dio e a metterle in pratica. Questo è ciò che fecero fino al termine della loro vita sulla terra. I loro nomi sono indelebilmente scritti sulle 12 pietre di fondamento della celeste Nuova Gerusalemme (Riv.21:14). w13 15/10 4:6

venerdì 2 gennaio 2015

Venerdì 2

Ammonite i disordinati, parlate in maniera consolante alle anime depresse, sostenete i deboli, siate longanimi verso tutti (1 Tess.5:14)



Un pastore coscienzioso è pronto a intervenire quando una pecora si ferisce o si ammala. In maniera analoga, gli anziani devono attivarsi immediatamente se qualche componente della congregazione sta soffrendo o ha bisogno di aiuto spirituale. Chi è avanti negli anni o è malato potrebbe aver bisogno di aiuto pratico, ma soprattutto ha bisogno di sostegno e incoraggiamento spirituale. Per i ragazzi una sfida potrebbe essere quella di resistere ai "desideri propri della giovinezza" (2 Tim.2:22). L'opera pastorale perciò prevede che periodicamente si faccia visita ai componenti della congregazione con l'obiettivo di capire come stanno e di incoraggiarli con appropriati consigli scritturali. Quando vengono affrontati in modo tempestivo, molti problemi si possono risolvere prima che diventino seri. w13 15/11 5:15

giovedì 1 gennaio 2015

Giovedì 1

Colei che è a Babilonia, eletta come voi, vi manda i suoi saluti (1 Piet.5:13)



L'apostolo Pietro aveva forse superato la cinquantina quando si trasferì dove c'era più bisogno. Come facciamo a dirlo? Se aveva la stessa età di Gesù o era un po' più grande, doveva avere circa 50 anni quando nel 49 incontrò gli altri apostoli a Gerusalemme (Atti 15:7). Qualche tempo dopo si stabilì a Babilonia, senz'altro per predicare alla numerosa comunità ebraica di quella zona (Gal.2:9). È lì che viveva quando, verso il 62, scrisse la sua prima lettera ispirata. Trasferirsi in un altro paese può essere una sfida, ma Pietro non si fece fermare dall'età e provò così la gioia che deriva dal servire Geova in misura più piena. Oggi molti cristiani che hanno passato la cinquantina riscontrano che le loro circostanze sono cambiate e perciò sono in grado di servire Geova in modi nuovi. Alcuni si sono trasferiti dove c'è più bisogno. w14 15/1 4:9, 10