venerdì 31 luglio 2015

Venerdì 31

Tu che insegni a qualcun altro, non insegni a te stesso? (Rom.2:21)



A proposito di alcuni ebrei dei suoi giorni che non mettevano in pratica quello che predicavano, Paolo scrisse le succitate parole. Questo non è il caso dei pionieri! Di solito hanno molte opportunità di insegnare la verità ad altri e di condurre studi biblici. Per essere efficaci devono prima 'insegnare a se stessi': devono prepararsi per ogni studio e magari anche fare ricerche per rispondere a qualche domanda. Janeen, una pioniera, spiega: "Ogni volta che posso insegnarle ad altri, sento che le verità bibliche si imprimono ancora di più nella mia mente e nel mio cuore. Di conseguenza la mia fede non è statica, ma continua a crescere". E quando vediamo cambiare le persone che studiano la Bibbia con noi, mettendone in pratica i princìpi, apprezziamo ancora di più la sapienza di Dio (Isa.48:17,18). Di conseguenza siamo più determinati a continuare ad applicare gli stessi princìpi nella nostra vita. w13 15/9 5:6, 7

giovedì 30 luglio 2015

Giovedì 30

Tu sei Geova il vero Dio, che scegliesti Abramo; ed eseguivi le tue parole, perché sei giusto (Nee.9:7,8)



Dio aveva promesso ad Abraamo che il suo seme avrebbe ereditato il paese di Canaan. Le persone spesso dimenticano quello che promettono; Geova invece no. Il nome Geova significa "Egli fa divenire". Questo si riferisce al fatto che Dio agisce in modo progressivo per adempiere le sue promesse. Ciò che fece per i discendenti di Abraamo schiavi in Egitto lo attesta in modo magistrale. A quel tempo sembrava impossibile che un'intera nazione potesse essere liberata per poi stanziarsi nella Terra Promessa. Dio però compì una serie di passi per mantenere la sua parola, dimostrando così di essere all'altezza del nome unico ed eccelso che ha. Facendo il possibile per mantenere la parola data possiamo imitare il nostro giusto Dio (Matt.5:37). w13 15/10 3:10, 11

mercoledì 29 luglio 2015

Mercoledì 29

Col suo braccio radunerà gli agnelli (Isa.40:11)



Geova conosce i bisogni dei membri della congregazione ed è felice di prendersene cura. Proprio come un pastore porta un agnellino nella piega della sua veste se necessario, Geova ci aiuterà a superare i momenti difficili. Essendo "il Padre delle tenere misericordie", ci conforterà quando affronteremo grandi prove o difficoltà insolite (2 Cor.1:3,4). Al pari di Geova, i pastori spirituali devono essere attenti alle necessità delle pecore. Conoscendo le difficoltà che una pecora sta affrontando e quali bisogni specifici richiedono attenzione immediata, gli anziani saranno in grado di dare l'incoraggiamento e il sostegno necessari (Prov.27:23). È evidente che devono avere un buon dialogo con i compagni di fede. Pur rispettando la loro privacy, non saranno indifferenti a ciò che vedono e sentono nella congregazione, e con amore si renderanno disponibili per "assistere quelli che sono deboli" (Atti 20:35; 1 Tess.4:11). w13 15/11 5:5, 6

martedì 28 luglio 2015

Martedì 28

Non permetterà che la rovina entri nelle vostre case (Eso.12:23)



Dopo che per molti anni gli israeliti erano stati schiavi in Egitto, Geova mandò Mosè e suo fratello Aaronne dal faraone a chiedergli di liberare il Suo popolo. L'orgoglioso faraone, però, non lo lasciò andare, perciò Geova colpì il paese con una serie di piaghe devastanti. Solo dopo la decima piaga, che causò la morte di tutti i primogeniti egiziani, il faraone liberò gli israeliti (Eso.1:11; 3:9,10; 5:1,2; 11:1,5). Ma cosa dovettero fare gli israeliti prima di essere liberati? Il 14 nisan ogni famiglia avrebbe dovuto uccidere un agnello (o un capretto) e spruzzarne parte del sangue sugli stipiti e sull'architrave della porta (Eso.12:3-7,22). Inoltre avrebbe dovuto arrostirne la carne e mangiarla insieme a pani non fermentati ed erbe amare. L'angelo di Dio sarebbe passato attraverso il paese e avrebbe colpito i primogeniti d'Egitto, mentre gli israeliti ubbidienti sarebbero stati risparmiati e poi liberati (Eso.12:8-13,29-32). w13 15/12 3:4, 5

lunedì 27 luglio 2015

Lunedì 27

Desideriamo comportarci onestamente in ogni cosa (Ebr.13:18)



Siamo decisi a "comportarci onestamente in ogni cosa" e lo dimostriamo evitando di approfittare dei nostri fratelli. Per esempio, se lavorano alle nostre dipendenze, ci accertiamo che vengano trattati in modo equo e retribuiti secondo gli accordi. Come cristiani agiamo onestamente con tutti, non solo con quelli che lavorano per noi. E se siamo dipendenti di un fratello, non cercheremo di trarre vantaggio dalla situazione pretendendo di ottenere un trattamento di favore. Spesso chi ha convinzioni diverse da quelle che abbiamo noi esprime apprezzamento nei nostri confronti. Per esempio, il direttore di una grande società di servizi nel settore edile ha lodato i testimoni di Geova perché sono persone di parola. "Voi rispettate sempre gli accordi presi", ha detto (Sal.15:4). Tale condotta ci aiuta a non perdere l'amicizia del nostro amorevole Padre celeste Geova e gli reca lode. w14 15/2 4:12, 13

domenica 26 luglio 2015

Domenica 26

Non si avvidero di nulla (Matt.24:39)



I cristiani unti capivano che il 1914 avrebbe segnato una svolta in relazione alla sovranità di Dio. Non appena compresero l'adempimento delle profezie bibliche, cominciarono a dichiarare intrepidamente che il dominio di Dio era iniziato. Considerato che oggi ci sono così tante prove che il Regno di Dio è già stato istituito in cielo, perché la maggioranza delle persone non vuole accettarlo? Perché non riescono a comporre il puzzle, per così dire, mettendo insieme le condizioni mondiali e le dettagliate profezie della Bibbia che il popolo di Dio sta facendo conoscere già da diverso tempo? Può darsi che queste persone si stiano limitando a osservare solo quello che vedono con gli occhi (2 Cor.5:7). O forse sono così prese dalle loro attività da non rendersi conto di ciò che Dio sta facendo (Matt.24:37-39). Alcune magari sono distratte dal frastuono della propaganda satanica (2 Cor.4:4). Per vedere quello che avviene nel reame spirituale ci vogliono fede e discernimento. Siamo davvero felici di riuscire a capire chiaramente il significato di quello che sta succedendo! w14 15/1 5:6, 7

sabato 25 luglio 2015

Sabato 25

Dieci uomini da tutte le lingue delle nazioni afferreranno per il lembo un uomo che è un giudeo, dicendo: "Certamente verremo con voi, poiché abbiamo udito che Dio è con voi" (Zacc.8:23)



Come possiamo dimostrare personalmente che sosteniamo le disposizioni di Geova? Una maniera è quella di essere sottomessi ai fratelli a cui sono affidati incarichi di sorveglianza (Ebr.13:7,17). Il modo in cui parliamo degli anziani denota rispetto per loro e per il loro incarico? Insegniamo ai nostri figli ad avere riguardo per questi uomini fedeli e a rivolgersi loro per avere consigli basati sulle Scritture? Oltre a ciò, parliamo in famiglia di come possiamo contribuire economicamente per sostenere l'opera mondiale? (Prov.3:9; 1 Cor.16:2; 2 Cor.8:12). Consideriamo il partecipare alla pulizia e alla manutenzione della Sala del Regno un privilegio altrettanto importante? Lo spirito di Geova fluisce liberamente dove si trovano rispetto e unità. Tale spirito ci dà di continuo la forza che ci serve per non stancarci in questi ultimi giorni (Isa.40:29-31). w13 15/4 4:14

venerdì 24 luglio 2015

Venerdì 24

Onora tuo padre e tua madre (Efes.6:2)



L'idea di parlare con i vostri genitori anziani della loro attuale sistemazione e della possibilità di dover cambiare in futuro può mettervi a disagio. Ciò nonostante, queste conversazioni danno la possibilità di fare piani concreti in un'atmosfera affettuosa e di reciproca comprensione (Prov.20:18). Molti hanno riscontrato che tali scambi di opinioni fatti per tempo e con amore e gentilezza rendono più facile prendere le decisioni necessarie. Anche quando i genitori desiderano continuare a vivere da soli e conservare la propria indipendenza il più a lungo possibile, ci sono benefìci evidenti nel parlare in famiglia del tipo di assistenza che preferirebbero in caso di necessità. Genitori, nel corso di queste conversazioni informate i familiari dei vostri desideri, delle vostre disponibilità economiche e delle opzioni che preferireste. Questo permetterà loro di prendere le decisioni giuste nel caso non foste in grado di farlo voi. Con ogni probabilità cercheranno di rispettare il più possibile i vostri desideri (Prov.15:22). w14 15/3 4:6-8

giovedì 23 luglio 2015

Giovedì 23

Per mezzo del tuo seme tutte le nazioni della terra certamente si benediranno (Gen.26:4)



Tale promessa rivelava che il Messia, il "seme" fedele di Genesi 3:15, sarebbe venuto dalla discendenza abraamica. Essendo il primogenito di Isacco, Esaù aveva il diritto legale di beneficiare dell'adempimento della promessa. Un giorno, tornando dal campo, Esaù vide Giacobbe che "bolliva della minestra" e gli disse: "Presto, ti prego, dammi un boccone del rosso, del rosso lì, poiché sono stanco!" Giacobbe gli rispose: "Vendimi, prima di tutto, il tuo diritto di primogenito!" Cosa decise di fare Esaù? Incredibilmente, esclamò: "Di quale beneficio mi è una primogenitura?" Proprio così, preferì un piatto di minestra al suo diritto di primogenito. Affinché la cessione della primogenitura avesse valore legale, Giacobbe insisté: "Giurami prima di tutto!" Esaù non esitò ad accontentarlo. A quel punto "Giacobbe diede a Esaù pane e minestra di lenticchie, ed egli mangiava e beveva. Quindi si levò e se ne andò. Esaù disprezzò dunque la primogenitura" (Gen.25:29-34). w13 15/5 5:7, 8

mercoledì 22 luglio 2015

Mercoledì 22

Tu, o Geova, sei buono e pronto a perdonare (Sal.86:5)



In che modo Geova si mostra pronto a perdonare? Quando perdona lo fa "in larga misura": completamente e definitivamente (Isa.55:7). Come facciamo a sapere che Geova perdona completamente? Vediamo quale assicurazione viene fatta in Atti 3:19, dove l'apostolo Pietro esortò i suoi ascoltatori a 'pentirsi e convertirsi'. Quando un peccatore si pente davvero, si rammarica profondamente ed è deciso a non ripetere lo stesso errore (2 Cor.7:10,11). Chi è sinceramente pentito, poi, si converte, abbandonando la condotta errata e intraprendendo un modo di vivere che piace a Dio. Pietro disse ai suoi ascoltatori che, se avessero mostrato questo tipo di pentimento, i loro peccati sarebbero stati "cancellati". Questo termine traduce un verbo greco che significava tra l'altro "cassare", "sopprimere". Perciò, quando ci perdona, Geova cancella completamente i nostri errori (Ebr.10:22; 1 Giov.1:7). w13 15/6 3:11, 12

martedì 21 luglio 2015

Martedì 21

Il suo nemico venne e seminò zizzanie in mezzo al grano (Matt.13:25)



Gesù avvertì che nel campo in cui era appena stato seminato del grano (i cristiani unti) sarebbero state seminate anche delle zizzanie (i finti cristiani). Ai due gruppi, disse, si sarebbe permesso di crescere insieme indisturbati fino alla mietitura, che si sarebbe svolta al "termine del sistema di cose" (Matt.13:24-30,36-43). Le parole di Gesù non tardarono ad avverarsi. L'apostasia cominciò a farsi sentire già nel I secolo, ma i fedeli apostoli di Gesù agivano "da restrizione" e proteggevano la congregazione dall'influenza contaminatrice dei falsi insegnamenti (2 Tess.2:3,6,7). Tuttavia, dopo la morte dell'ultimo apostolo, l'apostasia mise radici e si sviluppò rigogliosa per una lunga stagione di crescita che si protrasse per molti secoli. Inoltre, mentre in quel periodo le zizzanie erano numerose, il grano era poco. In tutto quel tempo non ci fu un canale organizzato per dispensare cibo spirituale. Alla fine però la situazione sarebbe cambiata. w13 15/7 3:13, 14

lunedì 20 luglio 2015

Lunedì 20

Sostenete i deboli (1 Tess.5:14)



Tra coloro che si possono definire "deboli" ci sono le "anime depresse", e lo stesso può dirsi di chi è scoraggiato. Proverbi 24:10 afferma: "Ti sei mostrato scoraggiato nel giorno dell'angustia? La tua potenza sarà scarsa". Le parole di chi è profondamente scoraggiato possono diventare "un parlare avventato" (Giob.6:2,3). Nell'aiutare qualcuno che si trova in questa situazione, quindi, bisogna ricordare che quello che dice può non corrispondere a ciò che pensa e sente in cuor suo. Rachelle lo ha imparato di persona quando sua madre è piombata in una profonda depressione. "Molte volte", racconta, "mia madre diceva cose odiose. Il più delle volte cercavo di ricordare a me stessa che tipo di persona mia madre è veramente: amorevole, benevola e generosa. Imparai che chi è depresso dice molte cose che in effetti non pensa. La cosa peggiore che si possa fare è rispondere o reagire allo stesso modo". Per dirla con le parole di Proverbi 19:11, "la perspicacia di un uomo certamente rallenta la sua ira, ed è bellezza da parte sua passare sopra alla trasgressione". w13 15/8 3:7

domenica 19 luglio 2015

Domenica 19

Siate trasformati rinnovando la vostra mente (Rom.12:2)



Per "mente" in genere si intendono le capacità intellettive, ma nell'uso biblico il termine include, oltre alla facoltà di ragionare, l'atteggiamento mentale e le inclinazioni. Sempre nella sua lettera ai Romani, infatti, Paolo aveva parlato di persone che si trovavano in "un disapprovato stato mentale" e che erano piene di "ingiustizia, malvagità, concupiscenza, malizia, [...] invidia, assassinio, contesa, inganno" e altre cose nocive (Rom.1:28-31). Purtroppo anche noi siamo circondati da persone che corrispondono alla descrizione di Paolo. Se non vogliamo più farci influenzare o modellare dal mondo, dobbiamo fare un'onesta valutazione delle nostre inclinazioni e dei nostri sentimenti più reconditi, delle nostre mete e dei nostri valori, cose che probabilmente non si colgono dall'esterno. Magari gli altri ci lodano per quello che stiamo facendo, ma solo noi sappiamo fino a che punto abbiamo permesso agli insegnamenti della Bibbia di trasformarci (Giac.1:23-25). w13 15/9 3:11-13

sabato 18 luglio 2015

Sabato 18

Ezechia decise di turare le acque delle sorgenti (2 Cron.32:3)



Ezechia fece poi qualcosa di ancora più importante del chiudere le sorgenti e rafforzare le mura di cinta (2 Cron.32:5). Da premuroso pastore qual era, radunò il popolo e lo incoraggiò con queste parole: "Non abbiate timore né siate atterriti a causa del re d'Assiria [...]; poiché con noi ce ne sono più di quanti ce ne sono con lui. Con lui c'è un braccio di carne, ma con noi c'è Geova nostro Dio per aiutarci e per combattere le nostre battaglie". Come dovettero sentirsi rafforzati gli israeliti quando Ezechia ricordò che Geova avrebbe combattuto per loro! La narrazione prosegue: "E il popolo era rassicurato dalle parole di Ezechia re di Giuda". È da notare che furono le "parole di Ezechia" a dare coraggio al popolo. Sia lui che i suoi principi, così come i profeti Michea e Isaia, dimostrarono di essere pastori capaci, proprio come Geova aveva profetizzato (2 Cron.32:7,8; Mic.5:5,6). w13 15/11 3:12, 13

venerdì 17 luglio 2015

Venerdì 17

Ricorda il tuo grande Creatore nei giorni della tua giovinezza (Eccl.12:1)



La giovinezza è un periodo ideale per cominciare a servire Geova pienamente. Cosa desiderate fare per Geova mentre siete giovani? Forse avete la meta di diventare pionieri, o di servire in un territorio di lingua straniera. O forse vorreste impegnarvi di più nella vostra congregazione. Indipendentemente dall'obiettivo che vi siete prefissi, avrete bisogno di un lavoro per mantenervi. Quanto sarà lungo il periodo di formazione? Cosa sceglierete di fare? Indubbiamente insegnanti, tutor e altre figure simili hanno una certa conoscenza del mercato del lavoro. O forse c'è un ufficio pubblico che può orientarvi verso le professioni più richieste localmente o nel posto in cui desiderate trasferirvi. Questi servizi possono essere utili, ma fate attenzione: chi non ama Geova potrebbe tentare di inculcare in voi l'amore per il mondo (1 Giov.2:15-17). Nel valutare ciò che il mondo ha da offrire, ricordate che il cuore può facilmente ingannarvi (Prov.14:15; Ger.17:9). w14 15/1 3:13, 14

giovedì 16 luglio 2015

Giovedì 16

Piego le ginocchia al Padre, al quale ogni famiglia in cielo e sulla terra deve il proprio nome (Efes.3:14,15)



Tutti abbiamo certe cose in comune. Abbiamo subìto gli effetti della disubbidienza di Adamo ereditando imperfezione, peccato e morte (Rom.5:12). Ciò nonostante, essendo veri adoratori di Geova, possiamo chiamarlo nostro "Padre". Nell'antichità il suo popolo eletto poteva rivolgersi a lui con le parole di Isaia 64:8: "O Geova, tu sei nostro Padre". E anche Gesù introdusse così la sua preghiera modello: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome" (Matt.6:9). Il nostro Padre celeste ci provvede la cura e la protezione di cui abbiamo bisogno. Il salmista riportò ciò che egli disse a proposito di chi lo adora con fede: "Poiché in me ha riposto il suo affetto, anch'io gli provvederò scampo. Lo proteggerò perché ha conosciuto il mio nome" (Sal.91:14). Geova Dio amorevolmente ci provvede scampo dai nemici e ci protegge, impedendo che come popolo veniamo spazzati via. w14 15/2 3:1, 3, 4

mercoledì 15 luglio 2015

Mercoledì 15

Devi mostrare considerazione per la persona del vecchio (Lev.19:32)



Geova non voleva che l'umanità risentisse degli effetti debilitanti della vecchiaia; voleva piuttosto che godesse di salute perfetta nel Paradiso. Ora, però, "tutta la creazione continua a gemere insieme e ad essere in pena" (Rom.8:22). Secondo voi come si sente Dio nel vedere le conseguenze devastanti del peccato sugli esseri umani? Pensate poi a quante persone anziane vengono abbandonate a se stesse proprio in una fase della vita in cui hanno più bisogno di assistenza (Sal.39:5; 2 Tim.3:3). Siamo felici che nelle nostre congregazioni ci siano fratelli e sorelle d'età avanzata. La loro esperienza è una preziosa risorsa, e il loro esempio di fede serve di sprone a tutti. Che siano o meno nostri parenti, il loro benessere ci sta a cuore (Gal.6:10; 1 Piet.1:22). Trattare con onore le persone anziane che facevano parte del popolo di Dio era una seria responsabilità quando furono scritte le parole della scrittura di oggi, e lo è ancora. w14 15/3 3:1, 2, 5

martedì 14 luglio 2015

Martedì 14

Dio vuole che ogni sorta di uomini siano salvati (1 Tim.2:4)



Più ci inoltriamo nel tempo della fine, più dobbiamo fare affidamento sulla Parola di Geova. I consigli che contiene ci aiutano a correggere le cattive abitudini e a tenere a bada le nostre tendenze peccaminose. Con l'incoraggiamento e il conforto che traiamo da essa riusciremo a superare indenni le prove a cui Satana e il suo mondo ci sottopongono. Con la guida che Geova provvede tramite la sua Parola rimarremo nella via della vita. È volontà di Dio che "ogni sorta di uomini siano salvati". Questa espressione si riferisce sia ai suoi servitori sia a coloro che possono essere aiutati tramite l'opera di predicazione e insegnamento. Tutti quelli che desiderano essere salvati, comunque, devono acquistare "accurata conoscenza della verità". Perciò, è possibile sopravvivere a questi ultimi giorni solo leggendo la Bibbia e mettendone in pratica le istruzioni ispirate. In effetti leggendola tutti i giorni dimostriamo che apprezziamo altamente la preziosa Parola di verità ricevuta da Geova (Giov.17:17). w13 15/4 1:19, 20

lunedì 13 luglio 2015

Lunedì 13

La cosa dispiacque molto ad Abraamo riguardo a suo figlio (Gen.21:11)



Anche i matrimoni più felici non sono unioni perfette, e una moglie e un marito innamorati non concordano necessariamente su tutto. Abraamo e Sara non erano sempre d'accordo (Gen.21:9,10). Eppure questo non creò fratture tra loro, perché si trattavano con rispetto. Ad esempio Abraamo si rivolgeva a Sara dicendole "ti prego" (Gen.12:11,13). Lei a sua volta gli era sottomessa e lo considerava suo "signore" (Gen.18:12). Quando marito e moglie non si rispettano, in genere lo si nota dal loro modo di esprimersi e dal tono della voce (Prov.12:18). Se non affrontano il problema alla radice, il loro matrimonio rischia di andare in frantumi (Giac.3:7-10,17,18). Nei primi tempi del matrimonio i coniugi dovrebbero fare uno sforzo particolare per parlarsi con gentilezza e rispetto, in modo da instaurare un dialogo aperto e sincero. w13 15/5 3:11, 12

domenica 12 luglio 2015

Domenica 12

Praticate l'adempimento della legge regale secondo la scrittura: "Devi amare il tuo prossimo come te stesso" (Giac.2:8)



Le Scritture Greche Cristiane ci incoraggiano ripetutamente a mostrarci amore reciproco. Come disse Gesù, "devi amare il tuo prossimo come te stesso" è il secondo comandamento per importanza (Matt.22:39). L'apostolo Giovanni si espresse così: "Diletti, vi scrivo non un comandamento nuovo, ma un comandamento vecchio che avete avuto dal principio" (1 Giov.2:7,8). A cosa si riferiva Giovanni parlando di "un comandamento vecchio"? Al comando di amare. Era "vecchio" perché Gesù lo aveva dato "dal principio", decenni prima. Ma era anche "nuovo", perché richiedeva che i discepoli mostrassero amore altruistico nelle nuove circostanze che si sarebbero trovati ad affrontare. Oggi siamo davvero grati degli avvertimenti che ci aiutano a non assumere l'atteggiamento egoista prevalente in questo mondo, che potrebbe soffocare il nostro amore per il prossimo. w13 15/9 1:14

sabato 11 luglio 2015

Sabato 11

Dicano fra le nazioni: "Geova stesso è divenuto re!" (1 Cron.16:31)



Davide, il secondo re umano di Israele, portò a Gerusalemme la sacra arca del patto. In quella occasione festosa, i leviti cantarono un cantico di lode che includeva un'esortazione degna di nota, come indica la scrittura di oggi. Qualcuno, però, potrebbe chiedersi: "Se Geova è Re d'eternità, com'è possibile che sia divenuto Re a quel tempo?" Geova diviene Re quando, in un dato momento o per affrontare una specifica situazione, esercita la sua autorità oppure nomina un suo rappresentante. Questo aspetto del suo modo di governare ha un profondo significato. Prima che Davide morisse, Geova gli promise che il suo regno sarebbe continuato all'infinito: "Innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, il figlio che sarà uscito da te, e stabilirò saldamente il suo regno" (2 Sam.7:12,13, Nuova Riveduta). Più di 1.000 anni dopo comparve questo 'discendente' di Davide: Gesù, il Messia. w14 15/1 1:13, 14

venerdì 10 luglio 2015

Venerdì 10

È sempre impegnato a pregare per voi (Col.4:12, Parola del Signore)



È bene che ci chiediamo: "Sono 'sempre impegnato a pregare' per i miei fratelli di tutto il mondo? Quante volte menziono nelle mie preghiere compagni di fede colpiti da qualche calamità naturale? Quando è stata l'ultima volta che ho pregato a favore di coloro che assolvono onerose responsabilità nell'organizzazione di Geova? Di recente ho pregato per qualcuno in congregazione che sta avendo un periodo difficile?" Le preghiere che facciamo a Geova Dio a favore di altri possono essere un aiuto concreto per loro (2 Cor.1:11). Anche se Geova non è obbligato a esaudire una richiesta solo perché un gran numero di suoi adoratori gliela fa ripetutamente, egli nota il loro sincero e profondo interesse come gruppo e nel rispondere alle loro preghiere ne tiene conto. Perciò quello di pregare per gli altri è un privilegio e al tempo stesso una responsabilità da prendere sul serio. Questo ci farà sentire più felici, dato che "c'è più felicità nel dare che nel ricevere" (Atti 20:35). w13 15/11 1:15, 16

giovedì 9 luglio 2015

Giovedì 9

Cavalca nella causa della verità e dell'umiltà (Sal.45:4)



Il Re-Guerriero, Gesù Cristo, combatte una guerra giusta con obiettivi nobili: infatti cavalca "nella causa della verità e dell'umiltà". La più importante verità da difendere è quella della sovranità universale di Geova, la cui legittimità fu messa in dubbio da Satana con la sua ribellione. Da allora questa verità fondamentale è stata contestata sia dai demoni che dagli esseri umani. È arrivato il momento che l'unto Re di Geova cavalchi per stabilire una volta per tutte la verità della sovranità divina. Il Re cavalca anche "nella causa [...] dell'umiltà". L'unigenito Figlio di Dio è in prima persona un fulgido esempio di umiltà e leale sottomissione alla sovranità del Padre (Isa.50:4,5; Giov.5:19). Tutti i suoi leali sudditi devono seguire tale esempio e sottomettersi umilmente alla sovranità di Geova in ogni cosa. Solo a coloro che lo faranno sarà permesso di vivere nel nuovo mondo (Zacc.14:16,17). w14 15/2 1:11, 12

mercoledì 8 luglio 2015

Mercoledì 8

Benché tutti gli altri inciampino riguardo a te, io non inciamperò mai! (Matt.26:33)



La sicurezza di Pietro era infondata: proprio quella notte mancò di spirito di sacrificio e, in quello che fu a tutti gli effetti un tentativo di proteggersi, rinnegò Gesù tre volte (Matt.26:69-75). Nonostante le lotte interiori e i passi falsi, l'esempio di Pietro ci rincuora: con l'impegno e l'aiuto dello spirito santo di Dio riuscì a superare le tendenze sbagliate e a mostrare padronanza di sé e amore altruistico (Gal.5:22,23). Superò prove che forse in precedenza non avrebbe saputo sostenere. Fu umile quando l'apostolo Paolo lo rimproverò pubblicamente (Gal.2:11-14). Non gli serbò rancore pensando che la cosa avesse danneggiato la sua reputazione, ma continuò a esprimere il suo amore per lui (2 Piet.3:15). L'esempio di Pietro può davvero aiutarci a coltivare lo spirito di sacrificio. w14 15/3 1:14, 15

martedì 7 luglio 2015

Martedì 7

Questa buona notizia del regno sarà predicata (Matt.24:14)



Perché per compiere quest'opera è necessaria una struttura visibile? Vediamo tre ragioni. In primo luogo, Gesù dichiarò che per svolgere quest'opera di predicazione i suoi discepoli sarebbero arrivati "fino alla più distante parte della terra" (Atti 1:8). In secondo luogo, ci sarebbe voluta un'organizzazione per provvedere cibo spirituale e prendersi cura di coloro che si sarebbero impegnati in quest'opera (Giov.21:15-17). Infine, era necessario predisporre adunanze in cui i predicatori della buona notizia potessero adorare Geova e ricevere istruzioni su come svolgere l'opera (Ebr.10:24,25). Per raggiungere questi obiettivi non si potevano lasciare le cose al caso. Perché avesse successo, l'opera doveva essere ben organizzata. Come possiamo dimostrare che sosteniamo le disposizioni prese dall'organizzazione di Geova? Un modo per farlo è quello di avere sempre fiducia in coloro che sono stati incaricati da Geova e Gesù di guidarci nell'opera di predicazione. w13 15/4 3:9-11

lunedì 6 luglio 2015

Lunedì 6

Esiste un amico che si tiene più stretto di un fratello (Prov.18:24)



Quando accompagniamo un fratello (o una sorella) nel ministero, evitiamo di interromperlo se sta portando avanti un ragionamento efficace. Un eccesso di entusiasmo da parte nostra potrebbe scoraggiare lui e confondere il padrone di casa. A volte potrebbe essere utile intervenire, ma se lo facciamo limitiamoci a un breve commento. Quindi lasciamo che sia il fratello a proseguire la conversazione. Come possiamo aiutarci a vicenda mentre ci rechiamo da una porta all'altra? Potremmo sfruttare il tempo per parlare di come migliorare le presentazioni. Evitiamo di dire cose scoraggianti sulle persone del territorio, e non mettiamoci a parlare dei lati negativi dei fratelli. È bene che ricordiamo che siamo vasi di terra. Geova ci ha mostrato straordinaria benignità affidandoci il ministero della buona notizia (2 Cor.4:1,7). w13 15/5 1:18, 19

domenica 5 luglio 2015

Domenica 5

Dio non è parziale (Atti 10:34)



Nella congregazione possiamo imitare Geova trattando tutti con rispetto e amorevole benignità. Per esempio, saremo ospitali con tutti i compagni di fede, compresi quelli che sono di cultura ed estrazione diverse dalle nostre, chi versa in difficoltà economiche, chi è rimasto senza coniuge e i giovani che sono soli nella verità (Gal.2:10; Giac.1:27). Nel ministero saremo imparziali portando la buona notizia del Regno a persone di ogni sorta, inclusi coloro che provengono da altri paesi. Come siamo felici che le nostre pubblicazioni bibliche siano disponibili in circa 600 lingue! Anche questa è una chiara prova di imparzialità. Più rifletteremo sull'avvicinabilità e sull'imparzialità di Geova, più crescerà il nostro apprezzamento nei suoi confronti. Tale apprezzamento, a sua volta, ci spingerà a fare tutto il possibile per imitare le qualità di Geova, manifestandole in tutti i nostri rapporti. w13 15/6 1:12, 17, 18

sabato 4 luglio 2015

Sabato 4

Raduneranno i suoi eletti (Matt.24:31)



Una delle parabole di Gesù relative al Regno descrive un agricoltore che semina del grano eccellente e un nemico che vi semina in mezzo delle zizzanie. Queste ultime crescono in misura eccezionale, ma l'agricoltore ordina ai suoi schiavi: "Lasciate che entrambi crescano insieme fino alla mietitura". Durante la mietitura le zizzanie vengono eliminate e il grano viene raccolto (Matt.13:24-30). Gli avvenimenti narrati da Gesù nella parabola indicavano come e quando egli avrebbe radunato di fra il genere umano l'intera classe del grano, cioè i cristiani unti che governeranno con lui nel suo Regno. La semina iniziò alla Pentecoste del 33. La raccolta sarà completata quando gli unti in vita al termine di questo sistema di cose riceveranno il suggello finale e saranno poi portati in cielo (Riv.7:1-4). Questa parabola ci dà una veduta d'insieme degli sviluppi che hanno luogo in un arco di tempo di circa 2.000 anni. Descrive un tempo di semina, crescita e mietitura. w13 15/7 2:1, 2

venerdì 3 luglio 2015

Venerdì 3

Darò in cambio ai popoli una lingua pura (Sof.3:9)



Genitori, chiedetevi: "Mio figlio conosce bene la 'lingua pura' delle verità scritturali? Le sue conversazioni riflettono l'influenza dello spirito di Dio o di quello del mondo?" I vostri figli sono oggetto di incredibili pressioni che mirano a far violare loro i princìpi cristiani. Perciò, sfruttate con pazienza l'adorazione in famiglia e altre occasioni per aiutarli a costruire una personale amicizia con Geova (Deut.6:6-9). Fate loro notare i benefìci che derivano dall'essere diversi dal mondo di Satana (Giov.17:15-17). E cercate di arrivare al cuore. In ultima analisi, ogni figlio deciderà da solo se servire Dio. Tuttavia c'è molto che i genitori possono fare, come dare il buon esempio, stabilire dei chiari limiti e parlare apertamente delle conseguenze che hanno certe decisioni. Genitori, non c'è nessuno che meglio di voi possa guidare i vostri figli sulla strada che porta alla dedicazione a Geova. w13 15/8 1:17, 18

giovedì 2 luglio 2015

Giovedì 2

Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l'onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose (Riv.4:11)



Nel corso dei decenni la rivista Svegliatevi! ha aiutato milioni di persone a comprendere ciò che la creazione rivela intorno all'Iddio vivente. Ad esempio, il numero del settembre 2006, intitolato "Esiste un Creatore?", era interamente dedicato a smascherare le false dottrine dell'evoluzione e del creazionismo. Negli ultimi anni su quasi ogni numero di Svegliatevi! è comparsa la rubrica "Frutto di un progetto?" Questi brevi articoli danno risalto allo straordinario disegno evidente nella creazione e illustrano vari modi in cui l'uomo ha cercato di copiare il sommo Progettista. Nel 2010 abbiamo ricevuto un altro strumento che ci aiuta a dare gloria a Dio, l'opuscolo La vita: opera di un Creatore? Le belle figure a colori e gli schemi didattici che contiene sono concepiti per farci apprezzare di più le capacità creative di Geova. w13 15/10 1:15, 16

mercoledì 1 luglio 2015

Mercoledì 1

Vi preghiamo di non essere presto scossi dalla vostra ragione (2 Tess.2:1,2)



L'esperienza ha dimostrato che uno dei modi migliori per rimanere desti ed evitare di essere "presto scossi dalla [propria] ragione" è quello di impegnarsi assiduamente nella predicazione della buona notizia del Regno. Dunque, quando Cristo Gesù, il Capo della congregazione, incaricò i suoi seguaci di fare discepoli di persone di tutte le nazioni e di insegnare loro a osservare le cose che aveva comandato, stava dando istruzioni che li avrebbero protetti (Matt.28:19,20). Per poter ubbidire a questo comando dobbiamo essere predicatori zelanti. Riusciamo a immaginare i nostri fratelli di Tessalonica che si accontentano di predicare e insegnare in maniera meccanica, come se si trattasse di un dovere da assolvere controvoglia? Ricordiamo ciò che Paolo scrisse loro: "Non spegnete il fuoco dello spirito. Non trattate le profezie con disprezzo" (1 Tess.5:19,20). E come sono avvincenti le profezie che esaminiamo e di cui parliamo agli altri! w13 15/12 1:14