giovedì 31 dicembre 2015

Giovedì 31

Non è desiderio del Padre mio che è nel cielo che uno di questi piccoli perisca (Matt.18:14)



A Geova stanno molto a cuore tutti quelli che hanno mostrato di amare il suo nome, anche se attualmente non sono attivi nel suo servizio (Luca 15:3-7). Sei tra chi in questo momento non è attivo nel servire Dio? Forse un fratello ti ha ferito, e per questo hai smesso di frequentare le adunanze. Dato che probabilmente è trascorso un po' di tempo, puoi chiederti: "Adesso la mia vita è più significativa? Sono più felice? È stato Geova a offendermi, o un essere umano imperfetto? Geova Dio mi ha mai fatto qualcosa di male?" In realtà lui ci ha sempre trattato bene. Anche se ora non stiamo tenendo fede alla nostra dedicazione, ci permette di godere delle cose buone che provvede (Giac.1:16,17). Il suo giorno arriverà presto. Questo è il momento di tornare fra le braccia del nostro Padre celeste e di tenerci stretti alla congregazione, l'unico rifugio sicuro in questi ultimi giorni (Deut.33:27; Ebr.10:24,25). w13 15/11 2:16, 17

mercoledì 30 dicembre 2015

Mercoledì 30

Noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra (2 Piet.3:13)



Per avere l'approvazione di Dio bisogna agire senza esitazioni. Pensiamo a come Elia si rivolse agli adoratori di Baal e agli israeliti apostati sul monte Carmelo: "Fino a quando zoppicherete su due differenti opinioni?", chiese. "Se il vero Dio è Geova, seguitelo; ma se è Baal, seguite lui" (1 Re 18:21). I figli d'Israele sapevano cosa avrebbero dovuto fare, ma 'zoppicavano', erano indecisi. Il loro atteggiamento era in netto contrasto con quello di Giosuè, che molto tempo prima aveva detto ai suoi connazionali: "Se è male agli occhi vostri servire Geova, sceglietevi oggi chi volete servire [...]. Ma in quanto a me e alla mia casa, serviremo Geova" (Gios.24:15). Giosuè e quelli che lo seguirono ebbero la benedizione di stabilirsi nella Terra Promessa, "un paese dove [scorreva] latte e miele" (Gios.5:6). Come Giosuè portò il popolo nella Terra Promessa, Gesù ora si appresta a introdurre i suoi seguaci nel promesso nuovo mondo di giustizia che prenderà il posto dell'attuale sistema corrotto. w13 15/9 4:15, 18

martedì 29 dicembre 2015

Martedì 29

Continua a cercare [la sapienza e l'intendimento] come l'argento (Prov.2:4)



Riusciremo a resistere alle tentazioni solo se ci lasciamo modellare profondamente dagli insegnamenti di Geova, se continuiamo a chiedere in preghiera la sua guida e se continuiamo a ricercare la sua conoscenza come un tesoro nascosto. Geova dà conoscenza, intendimento, discernimento e sapienza a coloro che fanno lo sforzo di ricercare tali tesori. Più li ricerchiamo e li usiamo, più ci avvicineremo a lui, che ce li concede. Come risultato, l'intima relazione che avremo con Dio sarà il nostro baluardo di fronte alle tentazioni: avvicinarci a lui e nutrire timore reverenziale nei suoi confronti ci impedirà di intraprendere una condotta sbagliata (Sal.25:14; Giac.4:8). La nostra amicizia con Geova e la sapienza che egli ci dona ci spingeranno sicuramente a fare scelte che rallegreranno il suo cuore e salvaguarderanno la nostra eredità. w13 15/5 5:16-18

lunedì 28 dicembre 2015

Lunedì 28

Come l'argilla nella mano del vasaio, così siete voi nella mia mano, o casa d'Israele (Ger.18:6)



Che dire se gli esseri umani rifiutano ostinatamente di farsi modellare dal grande Vasaio? Come esercita Geova la sua autorità in questi casi? Pensate a cosa succede quando l'argilla diviene inutilizzabile per il prodotto che il vasaio intendeva realizzare. A quel punto egli può utilizzarla per un altro tipo di vaso o semplicemente disfarsene. Se l'argilla diventa inutilizzabile, generalmente è colpa del vasaio. Questo, però, non può mai dirsi nel caso del nostro Vasaio, Geova (Deut.32:4). Quando una persona non si lascia plasmare da Geova, la colpa ricade su di lei. Geova esercita la sua autorità sugli uomini regolandosi nei suoi rapporti con loro a seconda di come reagiscono alla sua disciplina. Quelli che si lasciano plasmare ne traggono vantaggio. Per esempio i cristiani unti sono "vasi di misericordia" che sono stati modellati per essere 'vasi per uso onorevole'. D'altro canto, quelli che continuano a opporsi a Dio finiscono con l'essere "vasi d'ira resi adatti alla distruzione" (Rom.9:19-23). w13 15/6 4:3, 5

domenica 27 dicembre 2015

Domenica 27

Lo costituirà sopra tutti i suoi averi (Matt.24:47)



Coloro che formano lo schiavo fedele riceveranno tale incarico quando otterranno la ricompensa celeste e regneranno con Cristo. Una volta in cielo, lo schiavo fedele riceverà una ricompensa maggiore rispetto al resto degli unti? No. Una ricompensa promessa in un'occasione a un piccolo gruppo può benissimo riguardare anche altri. Prendiamo per esempio ciò che Gesù disse la sera prima di morire agli undici apostoli fedeli (Luca 22:28-30). Gesù assicurò a quei pochi che, per la loro fedeltà, li attendeva un'eccellente ricompensa: avrebbero condiviso il suo trono, la sua autorità regale. Anni dopo, comunque, indicò che tutti i 144.000 si sarebbero seduti su troni e avrebbero regnato con lui (Riv.1:1; 3:21). In modo simile, lo schiavo fedele sarà costituito su tutti i suoi averi. Ma di fatto tutti i 144.000 condivideranno la sua grande autorità in cielo (Riv.20:4,6). w13 15/7 4:15, 18, 19

sabato 26 dicembre 2015

Sabato 26

La donna vide che l'albero era buono come cibo (Gen.3:6)



Satana potrebbe cercare di distoglierci dal fare la volontà di Dio sfruttando il desiderio naturale di cibo. Per esempio, disse a Eva che avrebbe potuto mangiare il frutto dell'"albero della conoscenza del bene e del male" senza per questo morire; affermò anzi che il giorno in cui ne avesse mangiato sarebbe stata come Dio (Gen.2:9; 3:1-5). Il Diavolo insinuò in questo modo che Eva non aveva bisogno di ubbidire a Dio per poter vivere. Che spudorata menzogna! Una volta che l'idea era stata seminata nella mente di Eva, c'erano due cose che lei poteva fare: estirparla o rimuginarci, lasciando che il desiderio crescesse. Nonostante avesse a disposizione tutti gli altri alberi, Eva scelse di continuare a pensare a quello che Satana aveva detto a proposito dell'albero al centro del giardino. Di conseguenza, "prendeva [...] del suo frutto e lo mangiava". Satana era riuscito a far nascere in lei il desiderio di qualcosa che il Creatore aveva proibito. w13 15/8 4:7

venerdì 25 dicembre 2015

Venerdì 25

A te, o Geova, elevo la mia medesima anima. O mio Dio, ho confidato in te (Sal.25:1,2)



Cosa permise a Davide di acquistare una tale fiducia nel suo Padre celeste? Molti pregano Dio solo quando si trovano in serie difficoltà. Davide, comunque, non era questo genere di persona. Per tutta la vita, nei momenti belli e in quelli brutti, le sue preghiere dimostrarono che amava veramente Geova e confidava in lui (Sal.40:8). Sono degne di nota le seguenti espressioni di lode e ringraziamento che Davide rivolse a Dio: "O Geova nostro Signore, com'è maestoso il tuo nome in tutta la terra, tu, la cui dignità si narra al di sopra dei cieli!" (Sal.8:1). Da queste parole traspare la profondità della relazione che lo legava al suo Padre celeste. L'apprezzamento per la grandezza e la gloria di Geova spingeva Davide a magnificarlo "tutto il giorno" (Sal.35:28). Proprio come fece Davide, se vogliamo veder crescere la nostra fiducia in Geova dobbiamo comunicare con lui regolarmente. La Bibbia dice: "Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi" (Giac.4:8). w13 15/9 2:4-7

giovedì 24 dicembre 2015

Giovedì 24

Padre, glorificami presso te stesso con la gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse (Giov.17:5)



Dopo essere rimasto a parlare con i discepoli fino a notte inoltrata impartendo loro la preziosa conoscenza di Dio, Gesù alzò gli occhi al cielo e pregò: "Padre, l'ora è venuta; glorifica il tuo figlio, affinché il figlio glorifichi te, secondo che gli hai dato autorità sopra ogni carne (Giov.17:1,2). È interessante notare come l'inizio della preghiera di Gesù riportata in Giovanni capitolo 17 indichi quali erano le cose più importanti per lui. Quello che gli premeva più di tutto era glorificare il suo Padre celeste, il che è conforme alla prima richiesta che aveva fatto nella preghiera modello: "Padre, sia santificato il tuo nome" (Luca 11:2). In secondo luogo Gesù si preoccupò dei suoi discepoli e chiese di poter "[dare] loro vita eterna". A quel punto fece una richiesta personale, quella contenuta nella scrittura di oggi. Geova ricompensò la fedeltà del Figlio dandogli più di ciò che aveva chiesto, "un nome più eccellente" di quello degli angeli (Ebr.1:4). w13 15/10 4:4, 5

mercoledì 23 dicembre 2015

Mercoledì 23

Con lui c'erano i dodici (Luca 8:1)



I sorveglianti danno un ottimo esempio ai compagni di fede essendo in prima linea nel servizio di campo, proprio come fece Gesù. Durante il suo ministero sulla terra egli considerò la predicazione della buona notizia del Regno un'attività della massima importanza, e mostrò ai discepoli come andava svolta (Mar.1:38). Oggi è molto incoraggiante per i proclamatori predicare insieme agli anziani, vedere il loro zelo in questa opera salvifica e osservare i loro metodi di insegnamento. Lo zelo e la determinazione che i sorveglianti mostrano partecipando alla predicazione malgrado il loro programma intenso incoraggiano tutta la congregazione a manifestare lo stesso spirito. Gli anziani possono anche dare un buon esempio ai fratelli preparandosi per le adunanze e prendendovi parte, nonché svolgendo attività come la pulizia e la manutenzione della Sala del Regno (Efes.5:15,16; Ebr.13:7). w13 15/11 5:14

martedì 22 dicembre 2015

Martedì 22

Ne custodisce tutte le ossa; nemmeno uno d'essi è stato rotto (Sal.34:20)



All'agnello scannato per la cena pasquale gli israeliti non dovevano rompere nessun osso (Eso.12:46; Num.9:11,12). Cosa accadde all'"Agnello di Dio", che venne per dare la sua vita come riscatto? (Giov.1:29). Fu messo al palo tra due criminali. Gli ebrei chiesero a Pilato di far rompere le gambe dei tre uomini, così da accelerarne la morte e da non lasciare i loro corpi sul palo il 15 nisan, che era un grande sabato. I soldati fecero così con i due criminali, "ma venuti da Gesù, poiché videro che era già morto, non gli ruppero le gambe" (Giov.19:31-34). A motivo di tale corrispondenza tra Gesù e l'agnello pasquale, si può dire che quest'ultimo fu "un'ombra" di quello che poi si verificò il 14 nisan del 33 (Ebr.10:1). Quel giorno si adempirono anche le parole della scrittura di oggi. Tutto ciò rafforza la nostra fiducia nelle profezie. w13 15/12 3:19

lunedì 21 dicembre 2015

Lunedì 21

C'era Anna, una profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser (questa donna era molto avanti negli anni, ed era una vedova di ottantaquattro anni) (Luca 2:36,37)



La Parola di Dio parla di un'anziana vedova di nome Anna che continuò ad adorare Geova fedelmente anche in vecchiaia. Aveva 84 anni quando nacque Gesù. Probabilmente non visse abbastanza a lungo per diventare una sua seguace, essere unta con lo spirito santo o prendere parte alla predicazione della buona notizia del Regno. Eppure fece con soddisfazione ciò che era alla sua portata. "Non si assentava mai dal tempio, rendendo notte e giorno sacro servizio", dice la Bibbia. Tutte le mattine e tutte le sere, mentre il sacerdote offriva incenso, forse per circa mezz'ora Anna era lì nel cortile del tempio a pregare in silenzio insieme a tutta la folla di adoratori. Quando vide il piccolo Gesù, si mise a parlare "del bambino a tutti quelli che aspettavano la liberazione di Gerusalemme" (Luca 2:38). w14 15/1 4:16

Domenica 20

Sei il mio rifugio e la mia fortezza (Sal.91:2)



Pensiamo alle tante circostanze in cui Dio ha custodito i nostri fratelli che stavano mantenendo la propria neutralità. Fu così, ad esempio, in Germania e in altri paesi nel periodo nazista, negli anni '30 e nei primi anni '40 del secolo scorso. Riflettendo sulle biografie e sui casi riportati nell'Annuario in cui Geova ha protetto i suoi servitori durante le persecuzioni rafforzeremo la nostra fiducia in lui, "il [nostro] rifugio". Anche gli amorevoli consigli che riceviamo costantemente tramite l'organizzazione di Geova e le pubblicazioni ci proteggono. Di certo è stato così negli ultimi anni, in cui, mentre il mondo sprofonda sempre più nella dissolutezza e nella pornografia, Geova ha continuato a metterci in guardia da questi pericoli rivolgendoci esortazioni accorate e dandoci aiuto pratico. Per esempio ci ha paternamente consigliato di non frequentare cattive compagnie facendo un uso sbagliato dei social network (1 Cor.15:33). w14 15/2 3:18, 19

Sabato 19

Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera (Ebr.6:10)



A motivo dell'affetto che provano per i cari fratelli d'età avanzata della loro congregazione, alcuni cristiani mettono a disposizione tempo ed energie per aiutarli al meglio delle loro possibilità. Quanta generosità dimostrano! Ovviamente questo non esime i figli impegnati nel servizio a tempo pieno lontano da casa dalla responsabilità di prendersi cura dei propri genitori. Sia chi dà assistenza, sia chi la riceve può fare la propria parte per rendere la cosa il più piacevole possibile. È assolutamente necessario mantenere un atteggiamento positivo. A volte i problemi legati all'età causano scoraggiamento, e forse anche depressione. In questi casi ci vuole uno sforzo particolare per onorare i fratelli e le sorelle anziane mantenendo incoraggiante il tono delle conversazioni. Chi ha servito fedelmente Dio per molto tempo merita di essere lodato. Geova non dimentica ciò che ha fatto, e non lo dimenticano neanche i compagni di fede (Mal.3:16). w14 15/3 3:16, 17

Venerdì 18

Continuate ad assicurarvi di ciò che è accettevole al Signore (Efes.5:10)



A causa della nostra carne imperfetta e dell'azione di Satana e di questo mondo malvagio, ci ritroviamo a dover continuamente contrastare delle influenze negative. Alcuni di voi, cari fratelli e sorelle, sostengono ogni giorno una dura lotta per proteggere la propria relazione con Geova. Questo vi rende particolarmente preziosi ai suoi occhi. Non arrendetevi! Vivere in armonia con il suo proposito ci darà grande soddisfazione e farà sì che l'adorazione che gli rendiamo non sia inutile (1 Cor.9:24-27). Cosa dobbiamo fare, invece, se commettiamo un peccato grave? Non esitiamo a chiedere aiuto. Tenere nascosta la cosa non farà che peggiorare la situazione. Davide disse che finché non ebbe confessato i suoi peccati 'le sue ossa si consumavano per il suo gemere tutto il giorno' (Sal.32:3). Chi tiene segrete le proprie trasgressioni potrà solamente 'stancarsi' emotivamente e spiritualmente, "ma a chi le confessa e le lascia sarà mostrata misericordia" (Prov.28:13). w13 15/4 4:15, 16

Giovedì 17

Ogni uomo dev'essere pronto a udire (Giac.1:19)



Per tenere aperte le linee di comunicazione, tutti i componenti della famiglia devono ascoltare, ma ascoltare davvero. Genitori, ascoltate sul serio i vostri figli? Probabilmente vi è difficile farlo quando siete stanchi o quando la conversazione sembra vertere su argomenti poco importanti. Tenete presente, però, che quello che magari sembra banale a voi potrebbe non esserlo per loro. "Essere [pronti] a udire" significa prestare attenzione non solo a ciò che vostro figlio dice, ma anche a come lo dice. Il tono della voce e il linguaggio del corpo possono rivelare molto di cosa pensa veramente un ragazzo. Anche fare domande è importante. "I pensieri umani sono come acqua profonda", dice la Bibbia, e "chi è intelligente sa attingerla" (Prov.20:5, Parola del Signore). Intelligenza e discernimento sono particolarmente necessari per attingere i pensieri dei vostri figli su argomenti delicati. w13 15/5 4:7, 8

mercoledì 16 dicembre 2015

Mercoledì 16

Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto? (Matt.24:45)



Lo schiavo fedele dev'essere composto da cristiani unti che si trovano sulla terra. Gli unti sono definiti "un regal sacerdozio", e sono stati incaricati di 'dichiarare le eccellenze di colui che li ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce' (1 Piet.2:9). Lo schiavo è formato da un piccolo gruppo di fratelli unti che sono direttamente impegnati a preparare e dispensare cibo spirituale durante la presenza di Cristo. Nel corso degli ultimi giorni questi fratelli unti hanno prestato servizio insieme presso la sede mondiale. Negli ultimi decenni è stato il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova a formare lo schiavo. Va notato comunque che, sebbene quest'ultimo sia composto da più persone, nella parabola si parla di un unico schiavo. Le decisioni del Corpo Direttivo vengono dunque prese collegialmente. w13 15/7 4:8, 10

martedì 15 dicembre 2015

Martedì 15

Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime (Ebr.13:17)



Le istruzioni, l'incoraggiamento e i consigli che gli anziani danno ai compagni di fede sono tratti direttamente dalle Scritture o comunque basati sui princìpi biblici. Il loro obiettivo nel dare tale guida non è quello di dire ai fratelli come vivere la loro vita (2 Cor.1:24). Ciò che si prefiggono è piuttosto di farli ragionare su norme scritturali che li aiutino a prendere decisioni assennate, come pure di promuovere l'ordine e la pace nella congregazione (1 Cor.14:33,40). Gli anziani "vigilano sulle [nostre] anime" nel senso che desiderano mettere ognuno di noi in condizione di mantenere una buona relazione con Geova. Quindi, se si accorgono che un fratello o una sorella rischia di fare un "passo falso", o magari lo ha già fatto, offrono immediatamente assistenza (Gal.6:1,2; Giuda 22). Queste non sono forse buone ragioni per essere "ubbidienti a quelli che prendono la direttiva"? w13 15/11 4:7

lunedì 14 dicembre 2015

Lunedì 14

Non c'è sapienza fra gli anziani e intendimento nella lunghezza di giorni? (Giob.12:12)



I cristiani con più anni di esperienza che addestrano, guidano e rafforzano i fratelli e le sorelle possono essere una notevole fonte di incoraggiamento nel popolo di Geova. Ma come potete sfruttare meglio il potenziale di cui disponete? Potreste far vedere a chi è più giovane come iniziare e condurre studi biblici. Voi sorelle potreste aiutare le giovani madri a imparare a mantenere l'equilibrio tra le attività spirituali e le attenzioni di cui hanno bisogno i figli piccoli. I fratelli potrebbero insegnare ai ragazzi come fare discorsi efficaci e diventare proclamatori della buona notizia più abili. Un'altra possibilità è di portarli con sé quando vanno a trovare un fratello avanti negli anni per far vedere loro come lo incoraggiano. Anche se non avete più le energie di un tempo, non vi mancano di certo le opportunità di addestrare i più giovani. La Parola di Dio dice: "La bellezza dei giovani è la loro potenza, e lo splendore dei vecchi sono i loro capelli grigi" (Prov.20:29). w14 15/1 4:6, 7

domenica 13 dicembre 2015

Domenica 13

Il re avrà grande desiderio della tua bellezza, poiché egli è il tuo signore, perciò inchinati davanti a lui (Sal.45:11)



Nel corso dei secoli Cristo ha preparato la sua futura sposa per il loro matrimonio celeste. L'apostolo Paolo spiegò che Cristo "amò la congregazione e si consegnò per essa, affinché la santificasse, purificandola col bagno dell'acqua mediante la parola, per presentare la congregazione a sé nel suo splendore, non avendo essa né macchia né grinza né alcunché di simile, ma affinché fosse santa e senza biasimo" (Efes.5:25-27). E ai cristiani unti dell'antica Corinto disse: "Sono geloso di voi con una santa gelosia, poiché vi ho personalmente promessi in matrimonio a un solo marito per presentarvi come casta vergine al Cristo" (2 Cor.11:2). Il Re-Sposo, Gesù Cristo, apprezza la "bellezza" spirituale della sua futura sposa, e questa lo riconosce come "signore" e si "[inchina] davanti a lui" quale suo futuro marito. w14 15/2 2:5, 7

sabato 12 dicembre 2015

Sabato 12

Gesù vide una vedova bisognosa gettarvi due monetine di minimo valore (Luca 21:2)



Proviamo a immaginare come si sarà sentita la vedova entrando nel cortile del tempio con quelle due monetine. Le offerte cospicue fatte da quelli davanti a lei l'avranno messa in imbarazzo? Si sarà chiesta se valeva la pena presentare la sua? Che questi fossero i suoi sentimenti o meno, fece comunque ciò che poteva per sostenere la vera adorazione. Gesù indicò che sia la vedova che la sua contribuzione avevano valore per Geova: disse infatti che la donna "[aveva] gettato più di tutti" i ricchi (Luca 21:3,4). La sua contribuzione si sarebbe mescolata con quelle degli altri, ma il suo gesto non passò inosservato e Gesù ebbe per lei parole di lode. Difficilmente gli addetti al tesoro del tempio che più tardi le ebbero tra le mani potevano sapere quanto fossero preziose per Geova quelle monetine, e quanto lo fosse anche chi le aveva donate. In definitiva, però, quello che importava davvero era il Suo pensiero, non quello di altre persone, e neppure l'opinione che la vedova aveva di se stessa. w14 15/3 2:8-10

venerdì 11 dicembre 2015

Venerdì 11

Consideriamoci a vicenda per incitarci all'amore e alle opere eccellenti, non abbandonando la nostra comune adunanza (Ebr.10:24,25)



Quali sono alcuni motivi per cui il nostro Dio ritiene così importante che ci raduniamo regolarmente? Adunanze e assemblee ci infondono il coraggio di cui abbiamo bisogno per parlare senza timore e affrontare l'opposizione o l'apatia del territorio (Atti 4:23,31). I discorsi e le altre parti, tutti basati sulle Scritture, ci rafforzano e ci rendono fermi nella fede (Atti 15:32; Rom.1:11,12). L'insegnamento e l'incoraggiamento che troviamo alle nostre riunioni per l'adorazione ci permettono di provare vera felicità, e ci donano "quiete nei giorni della calamità" (Sal.94:12,13). Tutti i programmi spirituali volti a istruire i servitori di Geova in ogni parte della terra vengono preparati sotto la supervisione del Comitato dell'Insegnamento del Corpo Direttivo. Siamo davvero grati degli sforzi che vengono compiuti affinché ogni settimana alle adunanze possiamo beneficiare di un sano insegnamento! w13 15/4 4:4, 6

giovedì 10 dicembre 2015

Giovedì 10

Là sarà il loro pianto e lo stridore dei loro denti (Matt.13:42)



Questo particolare si adempie adesso? No. Attualmente la cristianità, in quanto parte della meretrice, si descrive ancora così: "Siedo regina, e non sono vedova e non vedrò mai lutto" (Riv.18:7). La cristianità si crede in una posizione di forza, presumendo addirittura di 'sedere regina' sulla classe dei leader politici. Oggi come oggi, coloro che sono rappresentati dalle zizzanie non piangono, anzi si vantano. Ma la situazione sta per cambiare. Durante la grande tribolazione, dopo che tutta la falsa religione organizzata sarà stata distrutta, i suoi ex aderenti fuggiranno ma non troveranno nessun posto sicuro in cui nascondersi (Luca 23:30; Riv.6:15-17). Poi, quando sarà chiaro che per loro non c'è via di scampo, piangeranno in preda alla disperazione e 'digrigneranno i denti' dalla rabbia. Come profetizzato da Gesù, in quel fosco momento "si percuoteranno con lamenti" (Matt.24:30; Riv.1:7). w13 15/7 2:13, 14

mercoledì 9 dicembre 2015

Mercoledì 9

Continua a ricordare loro di essere ragionevoli (Tito 3:1,2)



Come dimostra Geova la sua ragionevolezza? Notiamo per esempio come si comportò con il giusto Lot. Quando decise che avrebbe distrutto le città di Sodoma e Gomorra, Geova gli disse chiaramente di fuggire ai monti. Per qualche ragione, però, Lot chiese il permesso di fuggire da un'altra parte. Sembra incredibile: Lot chiese a Geova di cambiare le Sue istruzioni! (Gen.19:17-20). Sarebbe facile concludere che Lot mancò di fede, o che fu disubbidiente. Dopotutto, Geova era senz'altro in grado di proteggerlo ovunque si trovasse, per cui i suoi timori erano infondati. Eppure Lot quei timori li nutriva veramente, e Geova non li ignorò. Infatti gli permise di fuggire in una città che inizialmente intendeva distruggere (Gen.19:21,22). Geova non è dunque rigido o intransigente. Anzi, è accondiscendente e ragionevole. w13 15/6 2:12-14

martedì 8 dicembre 2015

Martedì 8

È la stoltezza dell'uomo terreno che torce la sua via, e così il suo cuore diviene furente contro Geova stesso (Prov.19:3)



Cosa possiamo fare se il nostro cuore peccaminoso inizia a mettere in discussione l'operato di Geova? Ricordiamo che sarebbe poco saggio farlo. Una traduzione rende Proverbi 19:3 come segue: "Certa gente va in rovina per la sua stoltezza, ma se la prende con il Signore" (Parola del Signore). Perciò non dobbiamo mai permettere che i problemi della vita ci inducano a incolpare Geova, e non dobbiamo neanche dimenticare la nostra relazione con lui. Mantenere una stretta relazione con Dio ci aiuterà a evitare la tendenza, dovuta all'imperfezione, a divenire furenti contro di lui (Prov.3:5,6). Dobbiamo confidare in Geova ed evitare di divenire saggi ai nostri occhi o egocentrici (Prov.3:7; Eccl.7:16). In questo modo sarà meno probabile che incolpiamo lui quando le cose vanno male. Se meditiamo sull'attività di Geova, ricordando tutto ciò che di buono ha fatto per noi, rafforzeremo la nostra relazione con lui. w13 15/8 2:12-14

lunedì 7 dicembre 2015

Lunedì 7

Il cuore è più ingannevole di qualunque altra cosa (Ger.17:9)



Avere sanità di mente non significa semplicemente fare ciò che a noi o ad altri sembra la soluzione più ragionevole e vantaggiosa. La nostra mente e il nostro cuore imperfetti sono come un orologio che va avanti o indietro: basarci su di esso può crearci problemi anche seri. Dobbiamo invece, per così dire, "regolare" la mente e il cuore sulle affidabili norme divine (Isa.55:8,9). Non a caso la Bibbia ci esorta: "Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri" (Prov.3:5,6). Va rilevato che la frase "non ti appoggiare al tuo proprio intendimento" è seguita dall'invito a 'riconoscere' Geova. Egli è l'unico ad avere "una mente sana". Ne consegue che, ogni volta che ci si presenta una decisione, dobbiamo ricorrere alle Scritture per capire qual è il punto di vista di Dio e poi decidere basandoci su di esso. In questo consiste la "sanità di mente". w13 15/9 4:9, 10

domenica 6 dicembre 2015

Domenica 6

Tutto il mondo giace nel potere del malvagio (1 Giov.5:19)



Proprio come fece nell'Eden, anche oggi Satana prende di mira gli inesperti. I giovani sono uno dei suoi bersagli preferiti. Satana non è contento quando un giovane decide di diventare schiavo di Geova, come del resto non lo è per nessun altro. Vorrebbe che tutti coloro che si sono dedicati a Geova venissero meno all'impegno preso e dimostrassero di non essergli autenticamente devoti. Satana promuove l'idea che fare carriera in questo mondo dia soddisfazione, ma i cristiani non devono dimenticare l'importanza di curare la propria spiritualità. "Felici quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale", disse Gesù (Matt.5:3). I cristiani si sono dedicati a fare la volontà di Dio, non quella di Satana. Il loro diletto è nella legge di Geova, e vi meditano giorno e notte (Sal.1:1-3). Molti dei corsi di studio attualmente disponibili, invece, lasciano ben poco tempo per meditare e soddisfare i propri bisogni spirituali. w13 15/10 2:9-11

sabato 5 dicembre 2015

Sabato 5

Non alzeranno la spada, nazione contro nazione (Mic.4:3)



Oggi in tutto il mondo i veri adoratori di Geova hanno fatto "delle loro spade vomeri" e non "[imparano] più la guerra" (Mic.4:3). Comprensibilmente, desideriamo che Geova ponga presto fine a questo sistema malvagio. Ma per poter attendere con pazienza, dobbiamo vedere le cose dal suo punto di vista. Egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà l'umanità "mediante un uomo che ha costituito", Gesù Cristo (Atti 17:31). Ma prima di quel momento sta dando a persone di ogni sorta l'opportunità di venire "all'accurata conoscenza della verità", mettere in pratica ciò che imparano e salvarsi. Sono in gioco vite preziose (1 Tim.2:3,4). Se ci terremo impegnati aiutando altri ad acquistare accurata conoscenza di Geova, il tempo che rimane prima del suo giudizio passerà più rapidamente. Molto presto la fine verrà, e allora saremo davvero felici di esserci dati da fare nell'opera di predicare il Regno. w13 15/11 2:7, 8

venerdì 4 dicembre 2015

Venerdì 4

Fecero offerte volontarie con cuore completo (1 Cron.29:9)



Nell'antico Israele chi presentava sacrifici volontari doveva rispettare due condizioni. Innanzitutto si doveva dare il meglio. Se volevano "ottenere l'approvazione" di Geova, qualsiasi cosa gli israeliti offrissero doveva essere senza difetto (Lev.22:18-20). Se un animale non era sano il sacrificio non era gradito a Geova. In secondo luogo, la persona che offriva il sacrificio doveva essere pura e incontaminata. Se si trovava in una condizione impura, prima di presentare la sua offerta volontaria doveva fare un'offerta per il peccato o un'offerta per la colpa al fine di riottenere il favore di Geova (Lev.5:5,6,15). La questione era seria. Geova aveva stabilito che, se qualcuno che si trovava in una condizione impura avesse mangiato un sacrificio di comunione, che poteva essere un'offerta volontaria, sarebbe stato stroncato di fra il suo popolo (Lev.7:20,21). D'altro canto, se era in pace con Geova e offriva un sacrificio privo di difetti, la persona provava grande soddisfazione e allegrezza. w13 15/12 2:5, 6

giovedì 3 dicembre 2015

Giovedì 3

Radunò i dodici e diede loro potenza e autorità su tutti i demoni e di guarire malattie. E li mandò a predicare il regno di Dio e a sanare (Luca 9:1,2)



Nel I secolo il Re designato diede ai suoi discepoli chiare istruzioni relative a cosa, come e dove predicare (Matt.10:5-7; Luca 9:3-6; 10:1-11). Anche oggi Gesù fa in modo che tutti coloro che prendono parte all'opera di predicazione ricevano l'addestramento e gli strumenti necessari per farlo con efficacia (2 Tim.3:17). Al fine di preparare i suoi sudditi per il ministero si serve della congregazione cristiana. Ad esempio li addestra mediante la Scuola di Ministero Teocratico, che si tiene in ciascuna delle oltre 111.000 congregazioni presenti nel mondo. Grazie a tale istruzione, più di sette milioni di proclamatori sono ora in grado di predicare e insegnare in maniera tale da attirare "persone di ogni sorta" (1 Cor.9:20-23). w14 15/1 2:9

mercoledì 2 dicembre 2015

Mercoledì 2

In nessun modo noi diamo alcun motivo d'inciampo (2 Cor.6:3)



Il nostro modo di parlare puro e la nostra condotta retta adornano l'insegnamento di Geova e invogliano altri ad adorarlo (Tito 2:10). Capita spesso di sentire di qualcuno che è rimasto favorevolmente colpito dalla nostra condotta cristiana. Se la nostra condotta può invogliare altri a conoscere la verità, è vero anche il contrario. Perciò, dovunque siamo, evitiamo di fare qualsiasi cosa possa dare adito a critiche sul nostro ministero e sulla nostra condotta. Non dimentichiamo che se "[praticassimo] il peccato volontariamente" le conseguenze a livello personale sarebbero disastrose (Ebr.10:26,27). Questa consapevolezza dovrebbe spingerci a riflettere seriamente su ciò che stiamo facendo e sul messaggio che lanciamo ad altri con la nostra vita. Con il peggiorare delle norme morali di questo mondo, chi è sincero vedrà sempre meglio "la distinzione fra [...] chi serve Dio e chi non lo ha servito" (Mal.3:18). Non c'è dubbio, la nostra eccellente condotta ha un ruolo importante nell'aiutare le persone a riconciliarsi con Dio. w13 15/5 2:10, 11

Martedì 1

Tutta la Scrittura è utile per correggere (2 Tim.3:16)



Quando i capi religiosi ebrei si lamentarono della benignità di Gesù "con gli esattori di tasse e con i peccatori", egli rispose: "I sani non hanno bisogno del medico, ma quelli che stanno male sì. Andate, dunque, e imparate che cosa significa questo: 'Voglio misericordia, e non sacrificio'" (Matt.9:11-13). Gesù dovette anche "correggere" con pazienza e gentilezza l'idea che la gente aveva di Dio. Così le persone umili impararono che Geova è l'"Iddio misericordioso e clemente, lento all'ira e abbondante in amorevole benignità e verità" (Eso.34:6). Grazie agli sforzi del Figlio di Dio di "correggere" certi fraintendimenti, molti riposero fede nella buona notizia. Col suo esempio Gesù ci insegna come aiutare gli altri. Non si tratta di apostrofare l'interlocutore dicendo in tono brusco: "Qui dobbiamo mettere le cose a posto". Non c'è nulla in "tutta la Scrittura" che ci autorizzi a rimproverare gli altri con asprezza. Come "i colpi di una spada", le osservazioni taglienti spesso feriscono, e raramente sono di qualche utilità (Prov.12:18). w13 15/4 2:12, 13