mercoledì 12 agosto 2015

Mercoledì 12

Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili (Giac.4:6)



Il dialogo nel matrimonio è come un ruscello che scorre placido nel mezzo di un giardino. Essere "di mente umile" fa sì che nulla ostacoli il suo fluire (1 Piet.3:8). "L'umiltà è il modo più rapido di risolvere un contrasto, perché ti fa dire 'mi dispiace'", ha osservato un fratello che si è sposato 11 anni fa. L'orgoglio, invece, non contribuisce in alcun modo all'armonia. Chi è orgoglioso non ha né la voglia né il coraggio di chiedere scusa. Invece di dire umilmente "mi dispiace, perdonami", accampa scuse. Non ha il coraggio di ammettere una debolezza, anzi punta il dito contro gli errori dell'altro. Se subisce un torto, piuttosto che perseguire la pace si offende e magari risponde con parole taglienti o si trincera dietro un silenzio glaciale (Eccl.7:9). Non c'è dubbio, l'orgoglio può fare molto male a un matrimonio. w13 15/5 3:13, 14

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