giovedì 21 maggio 2015

Giovedì 21

Ezechia faceva ciò che era retto agli occhi di Geova (2 Cron.29:2)



Quando nel 746 avanti Era Volgare Acaz morì, suo figlio Ezechia ereditò un regno che si trovava in una situazione disperata dal punto di vista sia materiale che spirituale. Una volta asceso al trono, a cosa avrebbe dato la precedenza il giovane re? Avrebbe cercato di risanare la disastrata economia di Giuda? Ezechia era un uomo dalla mentalità spirituale, un degno pastore della sua nazione. La prima cosa che fece fu ristabilire la pura adorazione e aiutare il popolo ribelle a riallacciare una relazione con Geova. Quando capì ciò che Dio voleva da lui, agì senza indugio (2 Cron.29:1-19). Invitò sia Giuda che Israele a una grande celebrazione della Pasqua (2 Cron.30:25,26). Quell'evento deve essere stato davvero di sprone per il popolo! Da 2 Cronache 31:1 si apprende che "appena ebbero finito tutto questo, tutti gli israeliti [...] spezzavano le colonne sacre e tagliavano i pali sacri e abbattevano gli alti luoghi e gli altari". Con questa azione decisa, Giuda iniziò a tornare a Geova. w13 15/11 3:6, 8

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