giovedì 10 settembre 2015

Giovedì 10

Il migliore di loro è come un rovo, il più retto di loro è peggiore di una siepe di spine (Mic.7:4)



Il profeta Michea vide la condizione spirituale degli israeliti deteriorarsi sempre di più fino a diventare davvero allarmante durante il regno del malvagio re Acaz (Mic.7:2-6). Paragonò gli infedeli israeliti a "un rovo" e a "una siepe di spine": proprio come rovi e siepi di spine feriscono, quegli israeliti corrotti facevano del male a chiunque avesse a che fare con loro. La corruzione aveva raggiunto livelli tali da compromettere persino i rapporti familiari. Michea sapeva di non poter fare nulla per cambiare le cose, perciò aprì il suo cuore a Geova, dopodiché attese pazientemente che fosse lui a intervenire. Era certo che Geova lo avrebbe fatto al tempo da lui stabilito. Come Michea, anche noi viviamo in un mondo dominato dall'egoismo. Molti sono "ingrati, sleali, senza affezione naturale" (2 Tim.3:2,3). w13 15/11 2:3, 4

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