martedì 28 luglio 2015

Martedì 28

Non permetterà che la rovina entri nelle vostre case (Eso.12:23)



Dopo che per molti anni gli israeliti erano stati schiavi in Egitto, Geova mandò Mosè e suo fratello Aaronne dal faraone a chiedergli di liberare il Suo popolo. L'orgoglioso faraone, però, non lo lasciò andare, perciò Geova colpì il paese con una serie di piaghe devastanti. Solo dopo la decima piaga, che causò la morte di tutti i primogeniti egiziani, il faraone liberò gli israeliti (Eso.1:11; 3:9,10; 5:1,2; 11:1,5). Ma cosa dovettero fare gli israeliti prima di essere liberati? Il 14 nisan ogni famiglia avrebbe dovuto uccidere un agnello (o un capretto) e spruzzarne parte del sangue sugli stipiti e sull'architrave della porta (Eso.12:3-7,22). Inoltre avrebbe dovuto arrostirne la carne e mangiarla insieme a pani non fermentati ed erbe amare. L'angelo di Dio sarebbe passato attraverso il paese e avrebbe colpito i primogeniti d'Egitto, mentre gli israeliti ubbidienti sarebbero stati risparmiati e poi liberati (Eso.12:8-13,29-32). w13 15/12 3:4, 5

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