giovedì 16 luglio 2015

Giovedì 16

Piego le ginocchia al Padre, al quale ogni famiglia in cielo e sulla terra deve il proprio nome (Efes.3:14,15)



Tutti abbiamo certe cose in comune. Abbiamo subìto gli effetti della disubbidienza di Adamo ereditando imperfezione, peccato e morte (Rom.5:12). Ciò nonostante, essendo veri adoratori di Geova, possiamo chiamarlo nostro "Padre". Nell'antichità il suo popolo eletto poteva rivolgersi a lui con le parole di Isaia 64:8: "O Geova, tu sei nostro Padre". E anche Gesù introdusse così la sua preghiera modello: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome" (Matt.6:9). Il nostro Padre celeste ci provvede la cura e la protezione di cui abbiamo bisogno. Il salmista riportò ciò che egli disse a proposito di chi lo adora con fede: "Poiché in me ha riposto il suo affetto, anch'io gli provvederò scampo. Lo proteggerò perché ha conosciuto il mio nome" (Sal.91:14). Geova Dio amorevolmente ci provvede scampo dai nemici e ci protegge, impedendo che come popolo veniamo spazzati via. w14 15/2 3:1, 3, 4

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