lunedì 23 novembre 2015

Lunedì 23

Cercate fra voi sette uomini che abbiano buona testimonianza, affinché li costituiamo su questa faccenda necessaria (Atti 6:3)



La decisione presa dagli apostoli quando fu loro riferito che alcune vedove "erano trascurate nella distribuzione [di cibo] di ogni giorno" ci insegna che la congregazione può fare la sua parte per i fratelli e le sorelle che hanno bisogno di assistenza (Atti 6:1-5). Paolo diede a Timoteo istruzioni sui requisiti che le vedove cristiane dovevano soddisfare per ricevere l'assistenza della congregazione in senso materiale (1 Tim.5:3-16). Anche Giacomo, sotto ispirazione, mise in evidenza che i cristiani hanno l'obbligo di prendersi cura "degli orfani e delle vedove" e di altri che sono in difficoltà (Giac.1:27; 2:15-17). Sulla stessa falsariga l'apostolo Giovanni scrisse: "Chiunque ha i mezzi di sostentamento di questo mondo e vede il proprio fratello nel bisogno e gli chiude la porta delle sue tenere compassioni, in che modo l'amore di Dio rimane in lui?" (1 Giov.3:17). Se individualmente abbiamo questa responsabilità verso coloro che sono nel bisogno, non è logico concludere che ce l'abbia anche la congregazione nel suo insieme? w14 15/3 3:13, 14

Nessun commento:

Posta un commento