venerdì 20 maggio 2016

giovedì 17

Con modestia di mente considerate gli altri superiori a voi (Filip. 2:3)



Di sicuro apprezziamo che chi ci contatta dica, con le dovute maniere ma chiaramente, cosa vuole. Come possiamo avere lo stesso riguardo per quelli a cui ci rivolgiamo nel ministero? In molti territori è necessario che spieghiamo espressamente al padrone di casa il motivo della nostra visita. È vero che abbiamo delle preziose informazioni che lui non conosce, ma pensiamo a cosa succederebbe se invece di presentarci ci introducessimo bruscamente con una domanda del tipo: "Se potesse risolvere uno dei problemi che affliggono l'umanità, quale sceglierebbe?" Per quanto noi sappiamo che lo scopo della domanda è capire cosa pensa per poi portare la conversazione sulla Bibbia, il nostro interlocutore potrebbe chiedersi: "E questo chi è? Perché mi sta facendo questa domanda? Cosa vuole da me?" Perciò è importante che lo mettiamo a suo agio. Ma come si fa? Dobbiamo adeguare il nostro approccio alle abitudini di chi vive nel territorio. w14 15/5 2:14-16

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