venerdì 20 maggio 2016

mercoledì 2

Quando l'arcangelo Michele ebbe una controversia col Diavolo e disputava intorno al corpo di Mosè, non osò portare un giudizio contro di lui in termini ingiuriosi (Giuda 9)



L'arcangelo Michele, Gesù, "ebbe una controversia col Diavolo e disputava" con quel malvagio. La questione implicava il "corpo di Mosè". Ricorderemo senz'altro che dopo la morte di Mosè, Geova seppellì il suo corpo in un luogo sconosciuto (Deut. 34:5, 6). Qualunque fosse lo scopo malvagio che il Diavolo avesse in mente per le spoglie di Mosè, Michele prese coraggiosamente posizione. Un'opera di consultazione fa notare che i termini greci resi "ebbe una controversia" e "disputava" sono "usati anche in relazione a cause legali" e possono indicare "che Michele 'contestava il diritto del Diavolo' di prendere il corpo di Mosè". Nonostante fosse il capo degli angeli, però, Gesù riconobbe che non spettava a lui emettere un giudizio. Piuttosto rimise la causa a Geova, il Giudice Supremo. Michele, quindi, non andava oltre la sua autorità. Che umiltà! w15 15/2 1:6

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