venerdì 20 maggio 2016

lunedì 25

In quanto l'avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me (Matt. 25:40)



All'inizio del suo discorso riportato in Matteo capitoli 24 e 25, Gesù indicò che il segno della sua presenza avrebbe incluso una caratteristica notevole: la buona notizia del Regno sarebbe stata "predicata in tutta la terra abitata" (Matt. 24:14). E poco prima di parlare delle pecore e dei capri aveva narrato la parabola dei talenti. Gesù pronunciò quella parabola per imprimere nella mente dei suoi discepoli unti con lo spirito, i suoi "fratelli", l'importanza di partecipare con zelo all'opera di predicazione. Tuttavia, l'esiguo numero di unti rimasti sulla terra durante la presenza di Gesù ha di fronte una sfida enorme: predicare "a tutte le nazioni" prima che venga la fine. La parabola delle pecore e dei capri mostra che gli unti avrebbero ricevuto un aiuto. Pertanto, uno dei modi principali in cui coloro che sono giudicati pecore mostrano benignità nei confronti dei fratelli di Cristo è sostenendoli nell'opera di predicazione. w15 15/3 4:9, 10

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