venerdì 20 maggio 2016

martedì 19

Fuggi i desideri propri della giovinezza (2 Tim. 2:22)



Quando siamo chiamati a proteggere la nostra amicizia con Geova, dobbiamo agire con prontezza e risolutezza. È questo lo spirito del monito che Paolo diede con le parole riportate sopra. All'epoca Timoteo era ormai adulto, avendo probabilmente passato la trentina. Ma non sempre gli insensati "desideri propri della giovinezza" nascono solo in chi è più giovane. Timoteo doveva quindi 'fuggirli' ogniqualvolta si fossero presentati; in altre parole, doveva "[rinunciare] all'ingiustizia" (2 Tim. 2:19). Gesù stava affermando qualcosa di simile quando disse: "Se il tuo occhio ti fa inciampare, cavalo e gettalo via da te" (Matt. 18:9). Oggi i cristiani che fanno tesoro della sua esortazione agiscono con risolutezza davanti a una minaccia alla propria spiritualità, senza tentennare o perdere tempo. Alcuni Testimoni che prima di conoscere la verità avevano problemi con l'alcol hanno deciso di astenersi del tutto dalle bevande alcoliche. Altri evitano certi divertimenti che non sono di per sé sbagliati ma possono risvegliare qualche debolezza morale (Sal. 101:3). w14 15/7 2:18, 19

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